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Il teatro: un mondo in cui tutto è possibile |
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9/03/2024 | Le esperienze programmate e vissute nel mondo della scuola rappresentano un’opportunità di crescita personale per i nostri allievi e creano un legame profondo tra la realtà e le aule scolastiche.
A raccontarci l’ultima esperienza condivisa e vissuta è un’allieva della classe III, Scuola Secondaria di I grado di Viggianello.
La docente prof.ssa Stefania Di Sanzo.
Gli allievi della Scuola Secondaria di I grado di Viggianello e dell’ITE, venerdì 1 marzo presso l’Aula Magna dell’Istituto Tecnico Economico, hanno assistito con grande interesse e curiosità allo spettacolo teatrale “Guten Morgen Ferramonti”. Tratto dal libro “Con la gente di Ferramonti”, di Nina Weskler, lo spettacolo teatrale, interpretato da Lara Chiellino, adattamento e regia di Dora Ricca, ha incentrato la sua attenzione sui mille giorni di una giovane ebrea detenuta nel più grande campo di internamento d’Italia, Ferramonti di Tarsia.
Un adattamento teatrale interpretato magistralmente, che offre spunti di riflessioni su ciò che è accaduto in un lembo sperduto di Calabria e che ci proietta a ciò che sta accadendo tutt’oggi nel mondo. Nina Weskler, nata a Leningrado ma trasferitasi per tutta la vita a Berlino ha visto la famiglia disperdersi a causa del Nazismo, e Nina si rifugia a Milano. Voglia di vivere, di libertà, di conoscenza e una grande passione per i profumi plasmano l’anima di Nina, destinata ad un campo di internamento, che sarà la sua Università della Vita.
Lì, in un lembo sperduto di Calabria, laddove emozioni, gesti, sguardi, paure dell’unica attrice in scena ha fatto intravedere la diversità umana dei tanti internati di professioni, lingue e culture uniche. Lì, in quella prigionia, laddove forme di sadismo e di crudeltà non prendevano vita, in quell’Università della Vita dove culture, lingue e conoscenza regnavano, creando legami umani con gli abitanti di Tarsia. Uno spettacolo teatrale che ha fatto intravedere squarci della realtà in cui 2000 ebrei hanno trovato salvezza dalla crudeltà del Nazismo, dal progetto infame a cui erano destinati, in cui hanno trovato un’umanità.
La scuola con questa ed altre iniziative non ha mancato di avvicinare gli studenti, riponendo fiducia e speranza nel mondo del teatro e facendo vivere loro esperienze uniche e significative, che tutt’oggi ritornano nella vita degli allievi con tre regole d’oro: silenzio, memoria e concentrazione. Fare teatro significa allestire uno spettacolo che annulla la fisica della realtà per condurre lo spettatore nello spazio del sogno.
Ginevra Pullì
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