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Intervista a Gina Merulla,regista e autrice di origini lucane, direttore artistico del teatro “Hamlet” di Roma

11/03/2022

E’ sempre straordinario e vitalizzante interagire con persone la cui azione e spinta pratico-esistenziale è legata a ciò che può essere mosso unicamente da una legge d’amore e di coraggio, come quella per l’Arte e per il Teatro.
Ed è questa energia che ho sentito nella conversazione telefonica avuta con Gina Merulla e nel respirare l’odore accalappiante e estatico del suo teatro a Roma.
Gina Merulla è una regista, autrice e attrice di origini lucane la cui travolgente passione per il teatro trapela immediatamente dalla sua voce, dalla sua storia, dalla sue scelte.
Ha scelto il teatro Gina Merulla, con tutta l’energia il carattere e il coraggio che tale scelta richiede, una scelta che può essere spinta unicamente dall’amore per quello straordinario luogo sacro che è il teatro.
Gina Merulla è fondatrice e Direttore artistico dal 2016,del teatro “Hamlet” di Roma, una realtà che nel tempo si è affermata in maniera sempre più decisa, acquisendo progressivamente risalto sul panorama teatrale della città capitolina e non solo.
Vincitrice di diversi presi, regista e autrice di numerosi spettacoli, la Merulla è attualmente in scena con “ Il quarto vuoto”, spettacolo da lei scritto e diretto che vede protagonista Mamadou Dioume, grandissimo attore del panorama teatrale internazionale, attore di numerosi spettacoli con il Maestro Peter Brook.
Dopo Roma, “ Il quarto vuoto” sarà in scena al Teatro Pino di Moliterno il prossimo 26 marzo alle 21 e il 27 marzo alle 18 30 al Teatro Stabile di Potenza.
Nell’intervista che segue, Gina Merulla ci racconta qualcosa del suo percorso nella straordinaria Arte del teatro.



Come nasce il suo percorso artistico?
Mia madre fin da piccolissima mi portava sempre a teatro e per me è stato amore a prima vista: l’ho sempre guardato, l’ho sempre studiato e l’ho sempre fatto. Mio nonno mi chiama “A teatrista”: era qualcosa che semplicemente mi apparteneva. Una laurea e un master dopo nulla era cambiato ed è stato lì che ho capito che sarebbe stata una scelta di vita. Nel tempo sono passata dalla recitazione alla drammaturgia e alla regia perché sentivo sempre più urgente il desiderio di esprimermi in un linguaggio che fosse soltanto mio.

Dal 2016 è Direttore Artistico del Teatro Hamlet di Roma. Cosa significa essere Direttore Artistico di un Teatro in una città complessa come la capitale?
Roma è una realtà complessa e meravigliosa al tempo stesso. C’è tanto fermento culturale ma è difficilissimo non disperdersi. E’ questo è quello che cerchiamo di fare al Teatro Hamlet che si configura come Centro di Ricerca e Innovazione Teatrale Internazionale. L’idea di fondo era quella di creare un luogo fisico dove potessero vivere le idee, dove si potesse esplorare l’arte teatrale in tutte le sue forme, dove si potessero conciliare realtà formative e performative.


Il suo ultimo spettacolo " Il quarto vuoto" ha come protagonista un riferimento del teatro contemporaneo Mamadou Dioume. Come nasce il progetto e la collaborazione con l'attore e come è stato dirigerlo?
Dirigere un attore dal calibro internazionale come Mamadou Dioume è sempre un vero onore. Sapere che il suo lavoro insieme a Peter Brook ha scritto una nuova pagina della Storia del Teatro Contemporaneo è davvero entusiasmante.
Come regista chiedo ai miei attori un grandissimo lavoro fisico, intellettuale ed emotivo affinché non restino in superficie ma compiano un percorso vero, profondo e anche doloroso se necessario. Mi colpisce sempre il modo in cui Mamadou abbraccia queste sfide con enorme fiducia, entusiasmo e una buona dose di follia.


Quale la sua relazione con la Basilicata, sua terra d'origine anche da un punto di vista professionale?
Io ho un rapporto radicato e profondo con la mia terra e le mie origini pur essendo di fatto una cittadina del mondo. Amo la Lucania (sì proprio così: ho l’animo antico!) e la chiamo casa. Essendomi trasferita appena diciottenne purtroppo non sono riuscita a stabilire ponti stabili e duraturi a livello professionale e questo mi dispiace perché la realtà teatrale lucana ha tanto da prendere e da dare all’esterno.

Come vede il futuro dell'Arte in questo momento così complesso e delicato per il mondo intero?
Purtroppo la situazione è estremamente grave. Ho deciso di rispondere con la sincerità e la brutalità che mi contraddistinguono. So perfettamente che tutti hanno bisogno di sentirsi dire che andrà tutto bene, che ce la faremo e che tutto tornerà come prima ma non mi presterò a questa bugia. Ho visto teatri e spazi culturali chiudere nella mia città, compagnie sciogliersi, progetti naufragare e artisti perdere la loro identità. Il settore artistico si sta sbriciolando in conseguenza all’onda d’urto della pandemia. Servono interventi mirati da parte delle istituzioni, servono strategie comunicative forti, serve il coraggio e il calore del pubblico per risollevarsi. L’arte ha bisogno di essere salvata perché è l’unica cosa che può salvarci.

Per info:
Teatro Hamlet – Via Alberto da Giussano 13, Roma
Tel 06 41 73 49 01 – Cell 333 43 13 086
Sito www.teatrohamlet.it
Mail direzione@teatrohamlet.it

Roberta La Guardia



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