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Potenza: dal pane invenduto nasce la birra antispreco |
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30/11/2020 | Un progetto che si fonda su un metodo innovativo, finalizzato ad evitare ogni spreco, arriva dall’associazione “Io Potentino Onlus” che ha studiato un metodo innovativo finalizzato ad evitare lo spreco del pane rimosso.
L’idea, descritta dal portale “nonsprecare.it” che ha stimato come la quantità di pane invenduto possa raggiungere anche il 30 per cento della produzione al netto delle donazioni alle mense dei bisognosi, prevede la nascita, in collaborazione con il birrificio Basilisca di Potenza, de “LA166”, della prima birra lucana prodotta utilizzando parte del pane recuperato dalle attività di produzione e distribuzione.
Un progetto che rappresenta un fulgido esempio di quella economia circolare, di cui tanto si parla ma dalla quale siamo ancora molto lontani.
Secondo quanto scrive ancora “nonsprecare.it”, il risparmio ottenuto sarebbe davvero consistente poichè, con 15 chili di pane avanzato, si possono riempire circa 600 bottiglie di birra da 33 cl. Davvero tante.
La birra 166 sarà disponibile per la distribuzione nei vari esercizi commerciali del territorio, ma sarà anche reperibile attraverso un apposito canale di e-commerce personalizzato e dedicato.
Il marchio rientra poi nel più ampio progetto dei Magazzini Sociali, attivo nel capoluogo lucano da dicembre 2014.
Un prodotto che, come recita l’etichetta realizzata dall’agenzia grafica e di comunicazione Universosud, “mette in rete solidarietà, sostenibilità ed eccellenze del territorio lucano, per portare nella tua casa prodotti alimentari che aiutano famiglie in difficoltà e fanno bene al nostro pianeta”.
Il progetto “La 166, la birra antispreco” è candidato al Premio Non Sprecare 2020.
Lasiritide.it
(Foto da pagina Facebook Io Potentino Onlus) |
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