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"L’estranea di casa", a Sasso di Castalda il premiato spettacolo di R.Giancipol

29/03/2019

Sabato 30 Marzo, a partire dalle 21:00, al Teatro Mariele Ventre va in scena il pluripremiato “L’estranea di casa”, scritto, diretto ed interpretato da Raffaella Giancipoli.
Lo spettacolo, prodotto da Kuziba Teatro con la Compagnia Bottega degli Apocrifi, racconta, nella forma di un monologo per una attrice dalle mille voci, la storia di Luminiţia, un'insegnante rumena costretta suo malgrado a lasciare i suoi figli e la propria casa per diventare badante di un'anziana signora.
La vediamo, piccola luce tra le ombre, iniziare il proprio cammino, mentre accarezza il volto di una donna, parla al marito già addormentato, racconta una storia ai figli verso il sonno e poi senza pronunciare saluto, con un gruppo di donne, sale su un pulmino che le porterà, di nascosto, verso una terra di opportunità.
Luminiţia, arriva così da clandestina in Italia, e nonostante sia maestra di storia e di geografia, l’unica possibilità di lavoro che ha è di fare assistenza agli anziani, di diventare badante appunto, una parola che in rumeno neppure esiste perché “Nessuno lascerebbe un genitore nelle mani di un estraneo”.
Ma “L’’estranea di casa” non è solo la storia di Luminiţia e nel suo percorso di vita si dipinge un racconto corale in cui incontriamo Chella, l'anziana signora restia ad accettare un'estranea in casa sua, Alexi, il marito rimasto in Romania, capo di famiglia “perdente”, Culin, il figlio cresciuto al telefono tra storie della buonanotte e promesse di ritorno, e infine Mariangela, figlia dell'anziana che, per la sua realizzazione fuori dall'ambito familiare, paga un prezzo fatto di rimorsi e sensi di colpa. Un coro di voci che prende corpo nel buio delle notti, prima quelle rumene passate nel dubbio della partenza, poi quelle del lungo viaggio attraverso la paura alle frontiere, infine quelle italiane in cui Luminiţia fa sempre lo stesso sogno: va all'aeroporto a prendere i figli che finalmente la raggiungono in Italia, e questi non la riconoscono, la cacciano, cercano la madre.
Lo sguardo inedito di Raffaella Giancipoli sulla realtà delle badanti in Italia mette in luce soprattutto il dramma di tante madri che partono e dei loro “orfani bianchi” rimasti a casa, disegnando con straordinaria intensità il racconto di un mondo e di un’anima frantumata che ogni giorno cerca un modo di perdonarsi per il vuoto che ha lasciato dietro di sé.
Lo spettacolo è inserito nel cartellone 2019 de “Le Valli del Teatro”. Prossimo ed ultimo appuntamento della rassegna, sabato 6 Aprile con “Pane, latte e lacrime, ambientato nel quartiere di San Lorenzo a Roma nei giorni precedenti il bombardamento del 19 luglio 1943.



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