Voluti fortemente dal gruppo di Preghiera e perorata dalla parrocchia di Senise, anche quest’anno i devoti del paese sinnico, hanno vissuto momenti di alta spiritualità nella celebrazione solenne della festa di San Pio da Pietrelcina. Una ricorrenza divenuta tradizione fin da quando il grande papa Giovanni Paolo II, oggi Santo della Chiesa Universale, lo innalzò agli onori dell’altare in quella bellissima e infuocata giornata romana del 16 giugno 2002. Per l’occasione il parroco della parrocchia ha voluto fare le cose in grande: “eccezionalmente – ci disse don Pino Marino nei mesi di preparazione – quest’anno è una ricorrenza importante e come tale bisogna festeggiarla”. Il 23 settembre, infatti, si è festeggiato in tutto il mondo il giorno della sua memoria liturgica “giorno della sua nascita al cielo” e i cento anni dall’apparizione delle stimmate. Per l’occorrenza la parrocchia di Senise ha allestito un tronetto in chiesa San Francesco su cui è stata collocata la statua in bronzo donata alla parrocchia dal gruppo di preghiera all’indomani della canonizzazione di padre Pio. Tre giorni di triduo (19-20-21) a cui ha fatto seguito la giornata del sabato ricca di momenti liturgici e di catechesi: alle ore 16,00 c’è stato l’incontro con gli alunni della scuola media e elementare che hanno potuto conoscere meglio la figura di padre Pio attraverso un filmato che ha narrato tutta la sua vita terrena e poi il diacono permanente si è intrattenuto sul rapporto del santo frate di Pietrelcina con gli Angeli Custodi. Alle 17,30 il Rosario meditato e alle ore 18,00 Santa Messa solenne. Un’altra eccezione concessa dal parroco don Pino è stato il percorso processionale con la statua di San Pio che, alla pari di altri santi ( San Giuseppe, Sant’Antonio, Santa Lucia, la Madonna) ha toccato tutto il paese sia la parte nord e sia la parte sud, il tutto arricchito dalla preghiera del Rosario, dalla musica della banda dalle fiammelle dei flambeaux e dai fuochi pirotecnici. Lunga veglia di preghiera per “ guardare insieme – ha sottolineato don Pino Marino – a questa luminosa figura di santità per amare sempre più Cristo Gesù, unico bene della nostra esistenza”. Tutto l’itinerario di preghiera è stato allietato dal Coro della Cattedrale di Tursi e da brani all’Organo della chiesa San Francesco eseguiti dal m° Diego Di Noia. Interessanti gli interventi del diacono Vincenzo che ha argomentato sulla spiritualità di padre Pio e fra Giuseppe della Fraternità Francescana di Terlizzi che ci ha parlato del rapporto tra padre Pio e padre Pancrazio che fondò la Fraternità nel 1982. La Fraternità Francescana di Betania è un Istituto di Vita Consacrata di diritto diocesano composto da fratelli, sia chierici che laici, e da sorelle che si consacrano a Dio mediante i voti pubblici di castità, povertà ed obbedienza.
Il carisma della Fraternità si esplica nella preghiera e nell’accoglienza, elementi caratteristici della Betania evangelica, vissuti in un profondo contesto di vita fraterna. La Beata Vergine Maria, che ha vissuto in perfetta armonia la preghiera e l’accoglienza è il modello alla quale guardano. Fra Giuseppe, senisese doc, sarà ordinato diacono il 3 novembre e consacrato sacerdote a settembre 2019. A mezzanotte lettura del Beato Transito di Padre Pio e fuochi pirotecnici finali donati da una famiglia devota di Senise.
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