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Gioco della falce a San Giorgio: che la danza abbia inizio!

18/07/2012

Ospitato nell’imponente scenario agricolo di “Santa Marina”, nelle ore mattutine, quando il sole non è ancora caldo, ma rispecchia l’oro del grano nelle falci, il 15 luglio scorso la Pro Loco di San Giorgio Lucano ha riproposto il il poco celebre e molto studiato “gioco della falce”.
Simbolismo e Rievocazione Storica si uniscono all’esigenza di riscatto sociale nell’atto di una danza, di un’attività ludica, rito agricolo e qualsivoglia.
Nella suggestione del grano giallo e ancora alto, gli anziani mietitori sangiorgesi falciano le messi cantando al suono di zampogna e organetto, mentre donne- liganti- dall’andatura ondeggiante raccolgono e legano i mucchi in fasci. Il mietere è l’uccisione del grano maturo, è un atto violento alla terra, bisogna che si sacrifichi una bestia- o un uomo travestito da bestia- dannoso alle messi. Un caprio. Religiosità e devozione alla Madre-terra nell’offerta di un dono, oggi solo simbolico ma in passato sicuramente reale.
Sociologia e politica del gioco o danza della falce. I mietitori si affrontano sul campo- che la danza abbia inizio!- similmente a giocatori di scherma in una lotta fittizia e ballata, nell’attesa di una bevuta di vino, di un premio umile e allegro. La falce è l’attrezzo delle fatiche dei campi e il simbolo della rivoluzione possibile, la falce denuda il padrone di una terra che non è terra ma è feudo, in luoghi in cui vige incontrastato il sistema del latifondo, come rapporto agrario in cui “il contadino è alla ricerca perenne di terra e lavoro”(P.Ginsborg, Storia d’Italia dal dopoguerra a oggi, Torino 2006).
La feudalità è oggi un amaro ricordo, il gioco della falce una Rievocazione Storica priva di risvolti sociali, la falce rimane, permane l’allegria delle movenze e il riscatto dalle fatiche e dall’oppressione, nella possibilità del ricordo costante attraverso la storia.
Grazie all’espressività e all’impegno degli attori-mietitori- giocatori, liganti e suonatori e al lavoro dell’ Associazione Pro Loco di San Giorgio Lucano, soffia ancora un po’ di tradizione.
Pochi i partecipanti alla manifestazione, nessuna autorità.

Isabella Corrado



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