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Al Musma Alberto Zanmatti e “compagni di strada”

4/07/2012

Aveva trent’anni l’architetto Alberto Zanmatti quando, nel 1962, entrava nel mondo dell’arte e degli allestimenti con una mostra poi considerata mitica, in una citta scoperta dal festival dei Due Mondi: Spoleto. Nel raffinato borgo umbro, infatti, il Direttore della Galleria Nazionale d’Arte Moderna, Giovanni Carandente, aveva riunito i più grandi scultori del mondo (Arp, Armitage, Azuma, Bloc, Calder, Carmi, Chadwick, Chillida, Colla, Consagra, Coulentianos, Cousins, Couzijn, Dzamonja, Eloul, Ferber, Fontana, Franchina, Garelli, Ghermandi, Gilioli, Haber, Hajek, Hoflehner, Jacobsen, Lardera, Laurens, Leoncillo, Lipchitz, Lipton, Lorenzetti, Manzù, Marino, Etienne Martin, Mastroianni, Minguzzi, Mirko, Moore, Paolozzi, Penalba, Pepper, Perez, A. Pomodoro) per una esposizione, Sculture in Città, impensabile a quel tempo: l’inserimento di sculture moderne in un tessuto urbano antico, vivo e delicatissimo. Insieme al fotografo Ugo Mulas, contattato da Carandente per immortalare questa grande collettiva di cui il MUSMA possiede una copiosa raccolta fotografica, il giovane Zanmatti accettò di prendere parte a quella che non era una “mostra” in senso classico perché apriva un capitolo inedito nella storia della scultura contemporanea. Zanmatti ne curò l’allestimento, lavorando, discutendo e parlando con quegli artisti così grandi e diversi. Non poteva immaginare, il giovane studente con una tesi in architettura quasi pronta, che quell’esperienza avrebbe segnato profondamente la sua vita e la sua carriera professionale, affiancato, nel corso degli anni avvenire, da quei “compagni di strada”, amici e sodali di una vita, artisti, critici e studiosi con i quali aveva creato strette collaborazioni professionali e intense complicità.
Per festeggiare gli ottanta anni dell’architetto che ha cercato e riconosciuto la bellezza, il MUSMA e il Circolo La Scaletta riuniscono nelle Sale della Caccia del Museo della Scultura Contemporanea di Matera i compagni di strada di Alberto Zanmatti, in una mostra singolare che vuol essere anche essere un gesto di riconoscenza all’amico che più ha segnato la storia degli allestimenti nella seconda metà del secolo appena trascorso e ha legato il suo nome alle 26 edizioni delle “Grandi mostre nei Sassi” organizzate dal 1987 da Circolo La Scaletta, e alla nascita, nel 2006, del MUSMA.
Dall’8 luglio al 7 ottobre 2012, l’esposizione accoglie sculture, ceramiche, dipinti, disegni, fotografie di nomi celebri, presentati, all’inaugurazione che si terrà al MUSMA sabato 7 luglio 2012 alle ore 18.00, dallo stesso architetto e da Giuseppe Appella che, insieme, per ricordare l’avvenimento, hanno costruito un piccolo volume pubblicato dalle Edizioni della Cometa. Saranno presenti il Presidente della Fondazione Zètema, Raffaello De Ruggieri, il Presidente della Scaletta, Ivan Focaccia, l’editore Stefano De Luca, Alina Scheiwiller, Pietro Fortuna e tanti altri amici provenienti da tutta Italia.

Cenni biografici:
Alberto Zanmatti è nato a Roma il 2 luglio 1932. Si è laureato all’Università di Firenze ed è iscritto all’Ordine degli Architetti di Roma dal 1965. Ha insegnato “Allestimenti” all’Università La Sapienza, Falcoltà di Architettura di Valle Giulia, Roma.
La sua attività può essere così sintetizzata; Anni Sessanta: 1962: "Scultura nella città" per il Festival di Spoleto (PG) e casa di Afro a Roma ; 1964: realizzazione della “Spoletosphere” con Buckminster Fuller e Shoji Sadeo; con Isamu Noguchiper la scultura modulare di Spoleto (PG); 1966: Mostra di Leoncillo al “Festival dei Due Mondi”, Spoleto; 1968: 14° Triennale di Milano, Isola pedonale nel centro di Pavia. Anni Settanta: 1974: "Teatro continuo" di Burri per la Triennale di Milano; 1976 – 80: Meeting di Consagra a Gibellina. Anni Ottanta: 1980: Incontro Beuys – Burri alla Rocca Paolina, Perugia; Intervento nella città, con Lewitt, Buren, Paolini, ecc., Spoleto; 1981: Progetto del Museo Burri, Palazzo Albizzini, Città di Castello (PG); 1983: Mostra di Marino Marini in Palazzo Venezia, Roma e in Palazzo Grassi, Venezia; 1983: Mostra per il V° Centenario di Raffaello, Città di Castello (PG); 1985: il Grande Cretto di Burri a Gibellina; 1987: Con Burri per il progetto “Essiccatoi del tabacco”, Città di Castello (PG) ; 1987: Con Fausto Melotti iniziano le "Grandi Mostre nei Sassi di Matera", chiese rupestri di Madonna delle Virtù e San Nicola dei Greci. Le mostre sono ancora in corso. Anni Novanta: 1990: la Pinacoteca nel Palazzo Vasariano, Città di Castello (PG); la Pinacoteca nel Palazzo Vasariano, Città di Castello (PG); Mostra di Carla Accardi a Gibellina (TP); la sala Marino Marini nei Musei Vaticani, Roma;1991: Marino Marini all’Accademia di Francia, Roma; “Ville Vesuviane, i giardini”, Villa Campolieto, Teatro Scultura di Alberto Burri; 1992: riceve il Premio INARCH per l’architettura 1991-1992; "La Fonte dei Passeri" di Spalletti a Valencia; con Burri e Beuys alla Rocca Paolina di Perugia; 1994: Mostra di Pericle Fazzini, Parigi; 1996: Mostra antologica di Alberto Burri, Palazzo delle Esposizioni, Roma; Allestimento ala del Museo di arte contemporanea di Capodimonte, Napoli; 1997: Mostra di Arnoldo Ciarrocchi, Chiesa di S. Agostino, Civitanova Marche (MC); Mostra di Raffaele Spizzico, Castello Svevo, Bari; Mostra “Città Natura”, Palazzo delle Esposizioni, Roma; 1999: "Minimalia" al P. S. 1 (Moma), New York; Mostra “Paolo VI” una luce per l’arte, Braccio di Carlo Magno, Città del Vaticano e Trieste. Dal Duemila: 2005: Mostra di Pericle Fazzini a Villa d’Este, Tivoli ; 2005: Mostra di Tito, Complesso del Vittoriano, Roma; 2006: MUSMA. Museo della Scultura Contemporanea.Matera; 2006 – 2009: le mostre al Museo Fazzini, Assisi; 2010: Mostra di Carlo Guarienti, Museo di Castelvecchio, Verona.



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