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Potenza: si conclude la V edizione di Rainbow, il cinema LGBTQIA |
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26/11/2017 | Ultimo appuntamento Mercoledì 29 novembre con "Rainbow, il cinema LGBTQIA", la rassegna dedicata alle rappresentazioni delle identità di genere e di orientamento sessuale organizzata dalla Associazione di Promozione Sociale Zer0971 e dal circolo Arcigay Basilicata "Marco Bisceglia" con il contributo di Sensi Contemporanei, Agenzia di Coesione Territoriale, Mibact, Regione Basilicata e BasilicataCinema.
Presso il CineTeatro 2 Torri di Potenza alle ore 21 sarà proiettato "Un Bacio" pellicola del 2016 tratta dall'omonimo romanzo di Ivan Cotroneo.
Lorenzo è un adolescente che arriva a Udine perché adottato da una famiglia dopo che aveva vissuto una precedente esperienza negativa di adozione. Lorenzo è dichiaratamente gay. Blu è figlia del proprietario di un'azienda e di un'aspirante scrittrice. Ha un carattere reattivo anche perché a scuola, e sui muri, viene definita 'una troia'. Antonio è figlio di una guardia giurata e pesa su di lui la presenza del fratello maggiore morto in un incidente. E' un abile cestista ma i suoi compagni lo considerano un ritardato. Frequentano tutti e tre la III A del Liceo Newton.
Ivan Cotroneo, che scrive la sceneggiatura con Monica Rametta rielaborando un proprio racconto, ci offre un ritratto ad altezza di adolescenza di grande sensibilità e coraggio. Coraggio perché le situazioni vengono affrontate frontalmente senza ammorbidimenti. Sensibilità perché questi Jules, Jim e Catherine dei nostri giorni e di ben altra età (l'omaggio a Truffaut viene esplicitato nella scena della corsa a tre) non si limitano ad essere personaggi, per quanto ben costruiti, ma sono da subito persone con le loro fragilità e con le loro prese di posizione.
"Non voglio che mio figlio sia 'tollerato'" dice il padre adottivo di Lorenzo dinanzi alla preside e ad un'insegnante particolarmente insensibile. Cotroneo fa propria questa affermazione senza però cedere alla tentazione del pamphlet riaffermando con forza il diritto di ognuno a vivere la propria vita e la propria dimensione affettiva secondo tempi che non siano dettati da un contesto sociale che si eriga a normativo in questo ambito. Lorenzo, Blu e Antonio escono così dallo schermo per entrare nella memoria dello spettatore nello spazio in cui stanno i film che non si dimenticano.
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