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E' morto il regista lucano Tony De Bonis |
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10/10/2017 | Quel faccione buono e la sagoma corpulenta trasmettevano fiducia, simpatia. Con queste doti, Tony De Bonis, aveva conquistato la Ciociaria. Il suo modo di essere schietto, diretto e affabile con tutti lo ha fatto diventare un amico, un fratello maggiore. E' uscito di scena con stile e sobrietà. Il suo commiato dal mondo è avvenuto, infatti, in silenzio, con discrezione, così, come aveva vissuto, nella serata di ieri. Divorato da un male incurabile. Appena dieci giorni prima aveva realizzato e presieduto la 44esima edizione del Premio Nazionale Ciociaria, la sua creatura più rappresentativa. Una manifestazione che ha visto tanta gente affollare il Salone di rappresentanza dell'Amministrazione Provinciale di Frosinone. Anche in quella circostanza Tony, seduto sul banco della giuria, aveva seguito le fasi della manifestazione. Benché fosse già sofferente era sereno, soddisfatto. Accanto a se i figli Giuliana e Donato che lo hanno sostenuto nei momenti difficili della malattia e che hanno raccolto l'eredità artistica dell'agenzia di spettacoli "De Bonis Eventi". Tante le "creature" ideate dal regista ciociaro di adozione: "Miss Ciociaria", il "Premio Fratellanza nel Mondo" e il "Premio Medicina". Il Cavalier Tony De Bonis, era nato a Pietragalla, in provincia di Potenza, il 14 novembre 1948. Per lavoro, si era trasferito a Frosinone nei primi anni '70. Passato attraverso varie esperienze, si era dilettato anche nel pugilato. Aveva lavorato come impiegato nell'amministrazione delle finanze. La malattia, inesorabile, gli ha negato la possibilità di proseguire nella striscia di notorietà televisiva e radiofonica avuta con Stracult, il popolare magazine di Rai 2 dedicato al cinema italiano di genere e con il Programmone su Radio 2 della Rai. Nel 2014, infatti, l'amico e compagno d'arte Nino Frassica lo aveva voluto al suo fianco, al pari di Francesco Scali, altro personaggio che l'attore siciliano aveva portato con sé dal cast di Don Matteo. In quel contesto, Tony De Bonis si aggiudicò il "Premio Stracult" per il film "Miracolo d'amore", la cui premiazione fu trasmessa, il 16 luglio 2014, in diretta su Rai 2. Qualche anno fa aveva celebrato il suo sessantesimo film. L'ultimo di una lunga serie di un genere molto singolare fatto di situazioni estemporanee e di personaggi presi in prestito dalla vita di tutti i giorni. De Bonis era riuscito nell'intento di far diventare attori impiegati, operai, medici, professionisti, gente comune. Il suo è , dunque, un cinema di strada fatto di semplicità intrisa di sano realismo. Come la paga delle sue comparse che egli stesso con orgoglio dichiarò essere: "Un piatto di lenticchie". Nacque, così, infatti: "Tarzan nella giungla di Ceccano". Nelle ultime pellicole prodotte, però, hanno girato con lui anche attori di professione, come Alvaro Vitali che, nel film "L'amore è il mio cancro", interpretò un ruolo drammatico. Un tema molto delicato e sentito, quello del male incurabile che, prima di colpire lui, gli aveva sottratto l'amore della moglie.
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