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Al via nell'area sud l'accoglienza dei rifugiati richiedenti asilo |
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7/07/2014 |
| Partirà nelle prossime ore l’attività di accoglienza degli ospiti dello Sprar, il servizio di protezione dei richiedenti asilo rifugiati, che nell’area sud lucana interessa i comuni di Senise, Chiaromonte, Latronico, Fardella e San Severino Lucano. Proprio la sede di San Severino sarà la prima a partire con l’arrivo degli ospiti che potrebbero arrivare già domani. Lo Sprar è costituito dalla rete degli enti locali che – per la realizzazione di progetti di accoglienza integrata – accedono, nei limiti delle risorse disponibili, al Fondo nazionale per le politiche e i servizi dell'asilo.Una settantina di operatori coinvolti nei 5 comuni, per circa 80 ospiti divisi nei comuni che hanno aderito all’iniziativa: questi i numeri del progetto che punta a favorire, attraverso i centri territoriali, accoglienza, tutela e integrazione nei confronti degli immigrati che giungono in Italia. I centri citati sono gestiti dalla società cooperativa sociale “Senis Hospes”, con sede legale a Senise e sede amministrativa a Bari. Dalla cooperativa ci fanno sapere anche che è stata ripristinata la struttura che dovrà ospitare gli immigrati ad Agromonte di Latronico, che nel marzo scorso era stata gravemente danneggiata da ignoti. La cooperativa opera in diverse regioni italiane con i C.A.R.A a Mineo, la tendopoli di Messina e poi in Calabria, nel tarantino, nel barese e in Molise. In particolare il centro di accoglienza di Messina, che viene gestito dal gruppo gestore costituito da Senis Hospes, La Cascina e Sol.co., ospita circa 3.500 beneficiari. Una piccola Lampedusa, come la descrive anche Claudio Monici su Avvenire, per fornire accoglienza e ospitalità in questa fase di forte ripresa degli arrivi dalle coste del nord Africa. Il Centro di accoglienza temporanea di Messina ha 250 posti letto ed è stato aperto un anno e mezzo fa.
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