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Muore d'infarto in ospedale. Il figlio "ci sono negligenze" |
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21/01/2011 |
| «Ci siamo offerti di portarlo noi a Potenza, ma l'ospedale ci ha detto che avrebbero provveduto loro. Intanto mio padre è morto d'infarto». E' l'ultima denuncia per un caso di sospetta malasanità presentata nel Lagonegrese da un figlio per la morte del padre. L'uomo di 61 anni, Nicola Lorenzo Abalsamo, di Senise, è morto stroncato, a quanto pare, da un infarto nell'ospedale di Lagonegro nel quale sei giorni prima era stato trasportato d'urgenza da Senise dopo aver accusato un malore. Dopo la denuncia presentata dal figlio, Giuseppe Salvatore Abalsamo, assistito dall'avvocato Raffaele Melfi, la Procura di Lagonegro ha voluto vederci chiaro e il sostituto procuratore Francesco Greco ha già ordinato il sequestro della cartella clinica e disposto l'autopsia che è stata eseguita oggi. Secondo i familiari «in sei giorni si poteva intervenire per evitare che si arrivasse all'infarto fulminante». Nicola Lorenzo Abalsamo si sente male verso le 7 del 12 gennaio. Accusa dolori retro sternali. «Dopo averlo visitato - racconta il figlio - il medico di guardia chiama il 118 e viene trasportato a Lagonegro dove viene ricoverato nel reparto di cardiologia. Qui i medici confermano che si tratta di infarto. Durante la degenza - continua Giuseppe Abalsamo - era presente mia madre che mi ha riferito che venerdì 14, dopo aver mangiato un pò di brodo, mio padre si è sentito nuovamente male. Subito sono intervenuti i medici che hanno parlato di nuovo attacco cardìaco prevedendo il trasporto presso l'ospedale S. Carlo di Potenza per effettuare la coronografia. Mia madre mi ha riferito di aver detto ai medici che se era urgente l'avremmo potuto accompagnare noi familiari ma la risposta è stata che ci avrebbero pensato loro. Domenica mattina (16 gennaio, ndr) quando sono andato a far visita a mio padre ho visto che gli avevano tolto tutti gli elettrodi ed il monitoraggio; ho parlato con il medico che mi ha detto che doveva stare senza monitoraggio e lunedi lo avrebbero dimesso prenotandogli la coronografia a Potenza per fine mese, inizi di febbraio. Fatto sta che lunedì mio padre mente stava andando in bagno è caduto a terra ed è morto, secondo i medici a causa di un altro infarto. A mio avviso appare evidente che in sei giorni si poteva fare qualcosa per evitare che mio padre morisse. Pertanto mi sono rivolto alla Procura perchè accerti se mio padre è morto per negligenza di qualcuno ». Intanto, dall'azienda sanitaria restano in attesa dell'esito dell'autopsia e fanno sapere di avere ampia fiducia nell'operato della Procura.
Pino Perciante
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Non con i miei soldi. Non con i nostri soldidi don Marcello CozziParlare di pace in tempi di guerra è necessario, ma è tardi.
Non bisogna aspettare una guerra per parlarne. Bisogna farlo prima.
Bisogna farlo quando nessuno parla delle tante guerre dimenticate dall'Africa al Medio Oriente, quando si costruiscono mondi e società sulle logiche tiranniche di un mercato che scarta popoli interi dalla tavola dello sviluppo imbandita solo per pochi frammenti di umanità; bisogna farlo quando la “frusta del denaro”, come ...-->continua
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