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Leonardo Riccardi di Terranova premiato come Padre del Folklore

5/12/2010



Terranova di Pollino ha il suo "Padre del Folklore. E' Leonardo Riccardi, celebrato in quella che è la più importante manifestazione nazionale promossa dalla Federazione Italiana delle Tradizioni Popolari: a Brindisi si è svolta la quarta edizione de “I Padri del Folklore”, appunto, che ha visto la rappresentanza di tutte le regioni d'Italia. A ricevere l'ambito riconoscimento per la Basilicata Riccardi. Costruttore, suonatore e insegnante delle tecniche di costruzione ed esecuzione sugli strumenti tradizionali; studioso delle tradizioni orali del Pollino legate agli strumenti e ai canti popolari. Appartenente all’Associazione Culturale “Suoni”, gruppo di musica popolare; direttore nella scuola di musica popolare e direttore artistico dell’omonimo gruppo “di cui – si legge nella motivazione del premio- da anni è faro per le nuove generazioni”. Riccardi è stato segnalato, come di consueto per tali riconoscimenti, dal comitato regionale delle tradizioni popolari e la sua segnalazione è stata poi valutata da un comitato chiamato a decidere in merito all’idoneità di tale segnalazione.



L’edizione 2010 dell’evento ha puntato i riflettori sul recupero degli strumenti arcaici delle regioni d’Italia. Leonardo Riccardi, figlio di terranovesi ma nato e cresciuto nel vicino San Paolo Albanese, dopo un’esperienza di studio e di lavoro fuori della sua regione e anche fuori dai confini nazionali, torna sul Pollino e comincia a coltivare la grande passione per la musica popolare. Lo fa con il primo gruppo “Suoni” negli anni Ottanta assieme, tra gli altri, alla sua attuale moglie, Maria Francesca Lufrano. L’amore per la zampogna arriva grazie a “zio Carmine Salamone” e grazie ad “un’illuminazione” a Viggiano0, in occasione di un raduno di zampognari. Nella terra della Madonna Nera Leonardo acquista la sua prima ciaramella, la cui tradizione lo segue fino a Terranova. “Seguendo prima i più anziani- spiega- e poi piano piano continuando attraverso il loro esempio a portare avanti una passione che, non riguarda solo la tecnica musicale ma anche la conoscenza sociologica e antropologica di un territorio, alla fine degli anni Novanta abbiamo dato vita alla scuola permanente di musica popolare, che, attualmente, vive grazie alle tante richieste che arrivano da molte regioni d’Italia e anche dall’estero. E la curiosità nei confronti dei nostri strumenti ora è stata sostituita da richieste più puntuali e precise, di perfezionamento della tecnica appresa”. “Allievi” che visitano la “bottega” di Leonardo e Maria Francesca e che poi tornano in paese per suonare assieme a loro durante le feste popolari. Perchè la zampogna è uno strumento musicale a tutti gli effetti, capace di sperimentazioni e di generi diversi. Perché oggi la zampogna è protagonista nei conservatori e prima donna alla Scala di Milano.

Mariapaola Vergallito



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