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''Vogliamo un tavolo istituzionale per risolvere i problemi degli agricoltori''

27/05/2020



Storie di agricoltura che lotta per la sopravvivenza quotidiana e che chiede risposte. Quante ce ne sono? Una è quella di Giuseppe Ponzio , agricoltore di Senise. Ha un terreno in una località che si chiama ‘Piano delle Maniche’, di 5 ettari di cui uno in coltivazione. Produce ortaggi, soprattutto peperoni. Quegli stessi peperoni (Igp) che, come segnalato a gran voce dal Consorzio di tutela poche settimane fa, sono parte di quei settori fortemente danneggiati dalle sospensioni causati dall’emergenza Covid 19. Come al solito anche quest’anno in questo periodo, alla vigilia della stagione irrigua, Ponzio ha fatto richiesta al consorzio di bonifica per la fornitura d’acqua. Da un paio d’anni, come ci racconta, ha chiesto verbalmente al Consorzio di poter avere il contatore che servirebbe per capire esattamente quanta acqua consuma per irrigare i suoi campi. Già mesi fa il mondo agricolo senisese aveva stilato un documento in cui segnalava, tra le altre cose, la necessità di rimodulare i canoni e le modalità di calcolo delle tariffe di irrigazione perché attualmente c’è disparità di calcoli sugli stessi impianti perché molti campi sono sprovvisti di contatori. E, a questo, si aggiunge anche l’inefficienza degli impianti e tutte le problematiche legate alla loro mancata manutenzione, fatiscenti in più punti, con vasche di raccolta degradate (tra cui quella in località ‘Serra della Pietra’). “In una situazione del genere- ci dice Ponzio- io, come molti altri agricoltori come me, paghiamo il consumo d’acqua per estensione: significa che si paga una cifra in base alla grandezza del terreno che si dichiara voler irrigare. Bene. Io quest’anno ho fatto richiesta per un ettaro di terreno, anche se lo spazio dedicato alla produzione per tutta una serie di motivi, sarà anche inferiore. Quando mi sono recato in ufficio per sottoscrivere e saldare la richiesta mi sono accorto che l’importo era superiore rispetto all’anno scorso. Alla mia domanda sul perché tale aumento mi è stato risposto che il mio terreno si troverebbe fuori dal comprensorio dell’impianto consortile. Ma così non è, perché il mio terreno è compreso nell’area dove, ai tempi, venne realizzato l’impianto. Alla fine non ho pagato e ho congelato la richiesta”.
“Chiediamo un tavolo con il mondo istituzionale per chiarire queste vicende una volta per tutte- dice- cosa che il mondo agricolo del Senisese sta chiedendo già da tempo’’.


Mariapaola Vergallito



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