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Melfi: incendio in una scuola, possibile atto vandalico |
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22/04/2020 |
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Con queste parole Livio Valvano, sindaco di Melfi, ha stigmatizzato via social quanto avvenuto nella notte nella scuola Berardi dove i vigili del fuoco hanno spento un incendio che Valvano ipotizza possa essere stato di natura dolosa.
“Se confermato – si legge ancora nel post del primo cittadino –, non posso fare a meno di considerare che vandalizzare un luogo pubblico di formazione come la scuola media è sintomo di barbarie culturale che penalizza la nostra comunità e che deve farci riflettere e reagire. Con questo mi rivolgo soprattutto a chi magari ha visto qualcosa e che dovrebbe sentirsi in obbligo di riferire immediatamente perché altrimenti alla stupidità dell’atto vandalico si aggiungerebbe l’inciviltà di chi potrebbe aiutarci a porre rimedio “correggendo” con adeguate sanzioni che auspico saranno applicate ai responsabili”.
Sulle cause di quanto accaduto sono in corso indagini che, al momento, richiedono un ulteriore approfondimento.
“I danni sono significativi ma limitati a locali deposito del seminterrato – aggiunge Valvano – che però coinvolgono parte dell’impianto elettrico e anche parte del piano superiore. È nostro obbligo quello di agire con immediatezza per ripristinare la piena agibilità del plesso scolastico in tempi rapidissimi”.
Sulla vicenda è intervenuto anche Angelo Summa, segretario generale Cgil Basilicata. “Qualora venissero confermate le indiscrezioni circa l’origine dolosa dell’incendio divampato nella notte nella scuola Berardi di Melfi, sollecitiamo la magistratura di concerto con le Forze dell’Ordine ad accertare le dinamiche, individuare i responsabili di un gesto di simile gravità e perseguirli con fermezza”.
“È semplicemente incomprensibile e inaccettabile ciò che è accaduto – continua Summa – Mentre i dirigenti, il personale tecnico-amministrativo e i docenti delle scuole sono encomiabilmente impegnati a promuovere la didattica a distanza per limitare le penalizzazioni nei percorsi di apprendimento degli studenti, con una pandemia in corso tra le più gravi della storia, desta sconcerto una scuola data alle fiamme. Il diritto allo studio sancito all’art.33 della Costituzione nata dalla Liberazione dal nazifascismo, di cui il 75° anniversario il prossimo 25 Aprile, è uno dei pilastri essenziali su cui si fonda il nostro sistema democratico, e in nessun caso le istituzioni possono rimanere inermi al cospetto di un gesto di simile gravità”.
“La Cgil Basilicata – conclude l’esponente sindacale –, nel testimoniare la propria solidarietà alla comunità di Melfi ed esprimere massimo apprezzamento alla dirigente scolastica e a tutto il personale, così come fatto per il diritto alla tutela della salute e per la salvaguardia della dignità dei lavoratori si adopererà con ogni mezzo per affermare il diritto allo studio e difendere le istituzioni scolastiche della regione”.
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Non con i miei soldi. Non con i nostri soldidi don Marcello CozziParlare di pace in tempi di guerra è necessario, ma è tardi.
Non bisogna aspettare una guerra per parlarne. Bisogna farlo prima.
Bisogna farlo quando nessuno parla delle tante guerre dimenticate dall'Africa al Medio Oriente, quando si costruiscono mondi e società sulle logiche tiranniche di un mercato che scarta popoli interi dalla tavola dello sviluppo imbandita solo per pochi frammenti di umanità; bisogna farlo quando la “frusta del denaro”, come ...-->continua
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