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Zone Economiche Speciali: intervista all’assessore Cifarelli

19/05/2018



Ieri mattina si è tenuta una riunione presso il Dipartimento Politiche di Sviluppo, Lavoro, Formazione e Ricerca cui hanno partecipato i sindaci dei Comuni interessati alla creazione della Zona Economica Speciale. I Comuni convocati sono stati Lauria, Viggiano, Senise, Ferrandina, Matera, Pisticci, Scanzano, Policoro, Tito, Balvano, Baragiano e Melfi e Atella. Alle macroaree già previste si aggiungono altri siti all’interno della perimetrazione, tra cui anche quella di Senise. Delle Zes abbiamo parlato con Roberto Cifarelli, assessore regionale alle Attività Produttive.

Assessore può aggiornarci sulla riunione di ieri?
Abbiamo concluso la fase istruttoria della Zes Jonica per quello che riguarda la Basilicata. Adesso trasmetteremo alla Puglia il documento strategico che abbiamo completato.

Quali sono i contenuti del documento?
Abbiamo ripreso la definizione delle aree stabilite già a febbraio, ma con alcune recenti puntualizzazioni. Ma il grosso della Zes è quella relativa alle aree industriali della Val Basento, della Martella e Jesce per la Provincia di Matera, di Melfi e Tito per quella di Potenza, e Galdo di Lauria. Questi sono i blocchi che costituiscono la colonna portante della proposta che presenteremo alla Puglia.

Quali sono i vantaggi derivanti dalla Zes?
Intanto ci sono le agevolazioni fiscali previste direttamente dal Decreto per il Mezzogiorno, che permette l’utilizzo del credito d’imposta per chi si insedia in queste aree. Poi abbiamo previsto una semplificazione amministrativa per l’insediamento delle imprese, che abbatte i tempi attraverso una sburocratizzazione. E stiamo lavorando a un Accordo Quadro di Programma (AQP) con il Governo per gli investimenti in queste aree.

Ma a breve si formerà un nuovo Governo, temete che il percorso si interrompa?
Intanto il Governo deve nascere, anche se sembra che avverrà. Dopodiché, ci sono i rapporti istituzionali ed esistono leggi, decreti e procedure amministrative che devono essere rispettate e a cui dare continuità. E, tra questi, c’è proprio il decreto Gentiloni per il Mezzogiorno del 2017, uno dei più importanti e strategici per il Meridione, che ha istituito le Zes. Poi, per carità, tutto si può cambiare. Ma non cancellare, casomai sostituire. E a quel punto dovranno dirci cosa hanno intenzione di fare per il Sud.

Che tempi prevede per il completamento dell’iter?
Credo sia tutto pronto. La Puglia ci aveva già sollecitati all’invio del documento approvato ieri, per cui penso che la settimana prossima verrà approvata la delibera di Giunta da trasmettere al Ministero. Quindi i tempi saranno molto celeri.

Gianfranco Aurilio
lasiritide.it


19/05/2018 - 'L’Area Industriale di Senise è nel perimetro ZES'
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