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Non con i miei soldi. Non con i nostri soldi di don Marcello Cozzi Parlare di pace in tempi di guerra è necessario, ma è tardi.
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Non con i miei soldi. Non con i nostri soldi di don Marcello Cozzi Parlare di pace in tempi di guerra è necessario, ma è tardi.
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“Cerca moglie” la preghiera alquanto curiosa questa volta viene rivolta a Christo. O meglio alla tantissima gente che in questi giorni sta affollando “The flooting pier”, che l’artista americano di origine bulgara ha creato sul lago d’Iseo. A rivolgerla, con tanto di scritta anche in inglese, Carmine Caputo di Roccanova. L’artista che da anni vive e lavora a Milano non è nuovo a questo tipo di performance che non lascia indifferente la curiosità della gente. Lui che è artista eclettico non perde occasione per indossare a tracolla il cartello che a chiare lettere evidenzia la sua richiesta. Totò lo aveva fatto nel 1950 nell’omonimo film diretto da Carlo Ludovico Bragaglia, lui lo ripete ancora oggi a più riprese. Lo aveva già fatto alla 52^ Biennale di Venezia, poi nel 2009 Roma ad un raduno di artisti e allora la voleva anche “top model” , poi anche all’estero, a Barcellona in occasione di una mostra d’arte internazionale. E in tante altre occasioni. Anche quando ad essere esposti sono i suoi quadri. Quelle creazioni di Carmine Caputo, che da tempo ormai ha voluto aggiungere al suo cognome il toponimo di Roccanova, della dimensione del metro quadro, che sviluppano la sua intuizione sul “Manierismo geometrico”, di cui nel 2005 scrive il manifesto. Con questa tecnica riesce a ritagliarsi un ruolo importante nel panorama culturale del capoluogo meneghino. E’ presente anche a Potenza in una collettiva di qualche anno fa dove riceve anche i complimenti del critico Vittorio Sgarbi. Ma accanto alla sue mostre di arte geometrica o di “Arte da mangiare-mangiare arte” di cui è stato il maestro incaricato nel 1996 di scriverne il manifesto Artfood di cucina futurista, l’artista roccanovese riesce sempre a sorprendere il pubblico con alcune trovate originali. Come la provocazione di “Bombardare l’Africa” lanciato in piazza Duomo in occasione della 10^ ediz di “Arte da mangiare”. Invito a far cadere sul continente africano delle “bombe alimentari” capaci di sconfiggere la fame. Accanto a questo suo impegno umanitario c’è sempre anche il senso artistico della sua versatile personalità che mette in mostra con i cartelli a tracolla. A volte con richieste curiose e spiccatamente personali. Proprio come nei giorni scorsi sulla passerella creata sul lago d’Iseo. Una richiesta che porterà avanti fino al 3 luglio quando la kermesse dell’artista bulgaro chiuderà. Chissà se fino ad allora Carmine Caputo di Roccanova, 61 anni, avrà trovato l’anima gemella. Intanto ci prova, cercando anche di rubare la scena ad artisti del calibro di Jude Law e William Dafoe. presenti nei giorni scorsi sul lago in provincia di Brescia, e approfittando della presenza di quanti vogliono camminare sulla creazione di Christo.
