|
Sasso di Castalda aspetta l’idolo Acerenza per fare festa |
---|
11/08/2024
|
| A Sasso di Castalda, la sua Sassa di Castalda, Domenico Acerenza è un idolo assoluto che, per essere accolto come si conviene ad una grande star dello sport, non ha certo bisogno di mettere al collo una medaglia olimpica o di qualsiasi altra competizione.
La conferma ci arriva dal sindaco Rocchino Nardo, che rappresenta un’intera comunità che riabbraccerà il campione lucano intorno alla fine di questo mese, quando rientrerà per una vacanza.
“Stiamo studiando come, ma quando tornerà avremo sicuramente modo di riconoscere pubblicamente i meriti e le imprese di Domenico”, ci anticipa il primo cittadino.
Ma lo stesso Nardo, a caldo, subito dopo la fine della 10km di venerdì, aveva immediatamente reso l’idea di cosa rappresenti "Mimmo" per Sasso di Castalda e non solo.
“È con grande orgoglio e gioia - le parole di Nardo - che la nostra comunità annuncia che un nostro concittadino, Domenico Acerenza, ha raggiunto un’importante tappa della sua carriera sportiva centrando il 4° posto alle Olimpiadi di Parigi ad un soffio dal podio. Questo traguardo segna la seconda partecipazione olimpica per Sasso di Castalda e per la Basilicata alle Olimpiadi, un risultato che riempie di emozione e soddisfazione tutti noi”, il post del primo cittadino che ha aggiunto: “Domenico non è solo un esempio di dedizione e talento, ma rappresenta anche i valori dello sport: impegno, sacrificio e determinazione. Oltre a essere un atleta di talento, lui è un’ispirazione per i giovani e una fonte di orgoglio per la nostra comunità e l' Italia intera. La sua determinazione e il suo spirito combatte sono un esempio per tutti noi”.
Quella di Acerenza è stata una gara di grande cuore e sacrificio con beffa finale - per un podio sfumato per soli sei decimi di secondo - arrivata dopo che il nuotatore del Circolo Canottieri Napoli era stato capace di ricucire uno strappo di 7’’ dai primi due, nonostante il problema alla stessa spalla che, già nello scorso mese di maggio, gli aveva impedito di partecipare ad una tappa di Coppa del mondo.
Acerenza, dal suo profilo social, si è congratulato con i primi tre (nell’ordine: Rasovszky, Klemete e Betlehem) ed ha evidenziato di non avere rimpianti.
“Può sembrare strano - si legge - ma sì...sono contento anche di questo quarto posto olimpico, anche se ti fa rimanere senza fiato ma bisogna saper accettare ogni tipo di risultato se si è in pace con se stessi e io lo sono, ho dato tutto, ho combattuto per me e per tutte le persone che hanno creduto in me”.
L’atleta classe ‘95, anche subito dopo una olimpiade, non ha dimenticato la sua regione: “Nn’te scurdà maje da ‘dò viene quanno arrive”, che, tradotto dal suo dialetto, significa di non dimenticare per nessun motivo cosa si è sofferto per raggiungere determinati traguardi.
E le difficoltà incontrate durante il percorso di avvicinamento sono state proprio tante.
“L’ultimo mese non è stato facile - ha raccontato Acerenza - perché ho avuto sempre questo problema alla spalla che mi porto dietro, ho cercato di non pensarci ma ora credo sia arrivato il momento di curarla. Sono soddisfatto del lavoro che abbiamo fatto, di come mi sono allenato, della preparazione in altura. È stata la gara che abbiamo preparato. Si sapeva che sarebbe stata super difficile. Inoltre non abbiamo mai provato il circuito. Ho cercato di isolarmi dalle polemiche dei giorni passati sulla Senna, proprio perché io da ogni gara voglio uscire con la consapevolezza di aver dato il massimo”.
Anche il governatore Vito Bardi si è unito al coro di elogi per Acerenza: “Grande Domenico - scrive il presidente della Giunta regionale - ci hai resi orgogliosi! Pochi centimetri ci hanno negato la seconda medaglia olimpica della Basilicata. Domenico Acerenza ha lottato fino all'ultimo dimostrando di essere, ancora una volta, tra i migliori fondisti al mondo”.
Dopo l’argento di Francesca Palumbo nel fioretto femminile a squadre, le speranze della Basilicata per una seconda storica medaglia sono riposte nel pesista Donato Telesca, che gareggerà il prossimo 6 settembre nella paralmpiadi.
Gianfranco Aurilio
Lasiritide.it |
CRONACA
SPORT
|
Non con i miei soldi. Non con i nostri soldidi don Marcello CozziParlare di pace in tempi di guerra è necessario, ma è tardi.
Non bisogna aspettare una guerra per parlarne. Bisogna farlo prima.
Bisogna farlo quando nessuno parla delle tante guerre dimenticate dall'Africa al Medio Oriente, quando si costruiscono mondi e società sulle logiche tiranniche di un mercato che scarta popoli interi dalla tavola dello sviluppo imbandita solo per pochi frammenti di umanità; bisogna farlo quando la “frusta del denaro”, come ...-->continua
|