Serie D/H: il Francavilla batte il Città di Fasano e torna a sperare
16/02/2020
Il Francavilla torna al successo in un match da non fallire assolutamente: decisivo un rigore di Nolè nel primo tempo, difeso dai lucani con le unghie e con i denti durante una ripresa di grande cuore e sofferenza.
Da segnalare, come in tutti i campi italiani, il lutto al braccio per la terna arbitrale per la morte avvenuta ieri di Loris Azzaro, 26enne direttore di gara deceduto in un incidente stradale capitato mentre stava raggiungendo l’aeroporto diretto verso la Basilicata per dirigere il match di Brienza.
Avvio con il Città di Fasano, reduce dalla qualificazione per la finale di Coppa Italia Nazionale, che appare più intraprendente: ma nei primi muti si registra solamente una smanacciata di Caruso che evita pericoli su una punizione.
La prima parte del match è davvero soporifera e la prima azione degna di nota capita al 22’, quando Mancino crossa per Maione ma Suma para facile.
La risposta fasanese arriva al 35’, con una punizione dal limite di Serri che non inquadra la porta. Un minuto più tardi, sugli sviluppi di un corner, Tomas Grandis cade in area ma per l’arbitro è tutto regolare. Ma, al 39’, imbucata di Nolè per Petruccetti atterrato da Gonzalez: per il direttore di gara stavolta è rigore, messo a segno dallo stesso Nolè.
Prima della fine del tempo, occasione per Maione fermato per un fallo di mano e gol annullato per fuorigioco a Daiz, dopo un inutile miracolo di Caruso.
La ripresa inizia con un tentativo deviato in corner su calcio piazzato di Lanzone; al quale ha risposto, sessanta secondi dopo, Maione, su servizio ancora di Nolè, con un’inzuccata che si perde sul fondo.
Al 10’ grande intervento di Suma, sollecitato da un bel tiro di Tomas Grandis su assist del solito Nolè.
Suma ancora decisivo al 14’ su un tiro-cross di Mancino indirizzato all’incrocio: sul proseguo, Petruccetti vede Nolè che non riesce a battere a rete. Ma un minuto dopo fallo di Grandis sul portiere ospite, è seconda ammonizione ed espulsione: lucani in inferiorità numerica, quando manca mezz’ora al termine. Gli ospiti si vedono solo al 23’, con una conclusione alta di Forbes da fuori.
Gli uomini di Lazic danno tutto e, nell’ultimo quarto d’ora, nel tentativo di rintuzzare le sortite di un avversario a trazione anteriore, inevitabilmente cominciano ad essere stanchi.
Per i padroni di casa i 6 minuti di recupero sono di grande sofferenza e, nel giro di un minuto, tra il 49’ e il 50’, doppio tentativo di Ganci su punizione: sul primo Caruso respinge con i pugni, mentre il secondo finisce oltre la traversa.
È l’ultimo episodio del match, vince il Francavilla che torna a sperare nella salvezza.
Non con i miei soldi. Non con i nostri soldi di don Marcello Cozzi
Parlare di pace in tempi di guerra è necessario, ma è tardi.
Non bisogna aspettare una guerra per parlarne. Bisogna farlo prima.
Bisogna farlo quando nessuno parla delle tante guerre dimenticate dall'Africa al Medio Oriente, quando si costruiscono mondi e società sulle logiche tiranniche di un mercato che scarta popoli interi dalla tavola dello sviluppo imbandita solo per pochi frammenti di umanità; bisogna farlo quando la “frusta del denaro”, come ...-->continua