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la Marathon delle 2 Terre (ri)porta l’Iron Bike a Spinazzola e Palazzo San Gerv |
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19/09/2019
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| Cresce l’attesa nella sesta provincia pugliese per il penultimo – e probabilmente decisivo – appuntamento della stagione in mountain bike appulo-lucana. Il 29 settembre la città di Spinazzola ospiterà la corsa ciclistica “Marathon delle Due Terre”, tappa numero 9 del circuito Iron Bike 2019. Organizzatori in prima fila i ragazzi del Team Bike Spinazzola, non nuovi ad imprese simili e sempre dediti ad iniziative che mettono in gran risalto il territorio di questo lembo poco conosciuto di Puglia.
Anzi, di Puglia e di Basilicata, perché, come già lascia intuire il nome il cuore della manifestazione è la condivisione di due territori e due scenari vicinissimi la radicalmente diversi, Spinazzola e Palazzo San Gervasio - che invece lo scorso anno aveva ospitato la partenza. Disegnata su due percorsi, rispettivamente di 60 km (“il lungo” con 1200 metri di dislivello) e 42 km (Mediofondo con 800 metri di dislivello) la Marathon delle Due Terre partirà dal centro storico della città che diede i natali a Papa Innocenzo XIII e porterà gli atleti in un affascinante viaggio sportivo tra storia e natura. I punti per la classifica dell’Iron Bike saranno assegnati solo sul percorso lungo.
L’evento, potenzialmente decisivo per la classifica generale del circuito e per le maglie, è aperto sia ai professionisti sia ai cicloamatori, con una particolare finestra dedicata ai cicloturisti. Per tutti loro l’organizzazione del Team Bike Spinazzola garantisce un pacco gara e il pasta party finale con prodotti tipici, in una atmosfera di festa che è l’elemento distintivo della città ospitante. E per concludere ricche premiazioni grazie anche al supporto di Cruel Components, che offrirà a tutti i premiati materiali tecnici per bici di prim’ordine, realizzati con la cura artigianale unita ai più sofisticati sistemi di produzione industriale, con passione e innovazione tipici del made in Italy. |
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Non con i miei soldi. Non con i nostri soldidi don Marcello CozziParlare di pace in tempi di guerra è necessario, ma è tardi.
Non bisogna aspettare una guerra per parlarne. Bisogna farlo prima.
Bisogna farlo quando nessuno parla delle tante guerre dimenticate dall'Africa al Medio Oriente, quando si costruiscono mondi e società sulle logiche tiranniche di un mercato che scarta popoli interi dalla tavola dello sviluppo imbandita solo per pochi frammenti di umanità; bisogna farlo quando la “frusta del denaro”, come ...-->continua
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