Si è svolto anche quest’anno a Chiaromonte il Trofeo CorrerePollino organizzato dalla società sportiva omonima . La gara, giunta alla sua 12^edizione, ha visto vincere con un distacco di 1’ e 49’’ sul secondo, Gianluca Scarcia dell’atletica Capo di Leuca. Secondo il lucano Michele Di Croce della Bramea Vultur Runners con il tempo di 54:32, terzo per la terza volta in questa gara l’atleta della CorrerePollino Francesco Lufrano giunto al traguardo con il tempo di 55:34. Sono stati quasi 270 gli atleti partecipanti con cica 60 squadre che si sono cimentati su un percorso di 11 km misto su strada e sterrato con sentieri immersi nel cuore del parco nazionale del Pollino. La prima delle donne giunte al traguardo è la lucana Lidia Mongelli della squadra Bitlossi Montescaglioso che taglia il traguardo con il tempo di 1 ora e un 1 minuto e 51 secondi. Alle sue spalle Paola Bernardo del team Atletica Capo di Leuca con un distacco di 2’ 24’’.
Il percorso durissimo ha messo a dura prova gli atleti che dopo la gara hanno potuto ristorarsi con un ricco pacco gara. Un successo che sta crescendo negli anni e che ha visto la squadra lucane distinguersi ottenendo un secondo posto generale e un primo nella categoria femminile.
Classifica Generale primi 10 1 Scarcia Gianluca (Atletica Capo di Leuca)
2 Di Croce Michele (Bramea Vultur Runners)
3 Lufrano Francesco (CorrerePollino)
4 Trafficante Michele (Bramea Vultur Runners)
5 Marsali Redouane ( A.S.D. Podistica Tuglie)
6 Moliterni Giuseppe (A.S.D. Gravina Festina)
7 Loizzi Michele ( Atl. Polignano)
8 Cicchelli Vincenzo (CorrerePollino)
9 Mele Antonio (Runner People Noicattero)
10 Martorano Raffaele ( Atl. Amatoriale Lauria)
Non con i miei soldi. Non con i nostri soldi di don Marcello Cozzi
Parlare di pace in tempi di guerra è necessario, ma è tardi.
Non bisogna aspettare una guerra per parlarne. Bisogna farlo prima.
Bisogna farlo quando nessuno parla delle tante guerre dimenticate dall'Africa al Medio Oriente, quando si costruiscono mondi e società sulle logiche tiranniche di un mercato che scarta popoli interi dalla tavola dello sviluppo imbandita solo per pochi frammenti di umanità; bisogna farlo quando la “frusta del denaro”, come ...-->continua