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No impianto biogas a Policoro: 'Bardi risponda alla richiesta di incontro'

29/10/2025



Da mesi l’Associazione Difendiamo il Territorio porta avanti una battaglia civile contro la realizzazione della centrale a biometano prevista in agro di Policoro. Una protesta condotta con toni pacati ma fermi, volta a difendere il comparto agricolo del Metapontino, cuore pulsante dell’economia lucana. Il 12 ottobre scorso l’associazione ha formalmente chiesto un incontro urgente al presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, per esporre direttamente le proprie preoccupazioni legate all’impatto dell’opera.


 


L’obiettivo, si legge nella nota, è quello di «avviare un confronto costruttivo con alcune importanti aziende agricole e organizzazioni di produttori del territorio, per illustrare – dati alla mano – quanto la filiera agricola rappresenti per l’economia regionale e quali sarebbero le ricadute negative in termini di fatturato e occupazione qualora la centrale venisse realizzata». Tuttavia, a oltre due settimane dalla richiesta – e nonostante un successivo sollecito formale – nessuna risposta è giunta dalla Presidenza della Regione.


Un silenzio che l’associazione giudica «incomprensibile e inaccettabile», sottolineando come tale atteggiamento «non solo manchi di rispetto ai cittadini rappresentati, ma leda i principi di partecipazione democratica e trasparenza che dovrebbero ispirare il rapporto tra istituzioni e società civile, così come sancito dalla Costituzione». «Risulta alquanto anomalo – scrive l’associazione – che il presidente Bardi non senta la necessità di ascoltare le ragioni di centinaia di operatori del settore agricolo metapontino, che costituiscono un pilastro dell’economia regionale».


 


Nel comunicato si susseguono domande retoriche che riflettono la crescente delusione del mondo agricolo: «L’interesse verso questo territorio si manifesta solo in prossimità delle scadenze elettorali? Ci sono forse motivazioni che non possiamo conoscere? O siamo figli di un Dio minore?» In assenza di una risposta ufficiale, Difendiamo il Territorio annuncia di riservarsi ulteriori iniziative pubbliche per mantenere alta l’attenzione dell’opinione pubblica e dei media sulla vicenda, nella speranza che le istituzioni regionali aprano finalmente un canale di dialogo con chi da sempre vive e lavora la terra lucana.


 


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