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Blitz antimafia nel Sud: 32 arresti tra Ferrandina, Puglia, Campania e Sicilia

16/10/2025



FERRANDINA (MT) – Sono 32 le persone arrestate oggi nell’ambito di un’operazione antimafia condotta dai Carabinieri del Comando provinciale di Matera e coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Basilicata. Cinque gli indagati finiti in carcere, 27 ai domiciliari, mentre altre nove misure cautelari sono state eseguite: sette obblighi di dimora e due trasferimenti in comunità per minorenni.
Al centro delle indagini lo spaccio di droga nel Materano, con Ferrandina come fulcro dell’attività di un gruppo criminale collegato alla malavita campana. Tra i reati contestati, associazione finalizzata al traffico di stupefacenti, detenzione di armi, coinvolgimento di minori e violenze, tra cui aggressioni e pestaggi. Gli inquirenti hanno approfondito anche un tentato omicidio avvenuto nella notte di Pasqua 2024 a Ferrandina.
Il blitz ha coinvolto oltre cento militari tra Basilicata, Puglia, Campania e Sicilia, con posti di blocco, arresti, perquisizioni, elicotteri e unità cinofile. L’operazione ha colpito due clan: i Bisogno, attivi in Basilicata, e i Zullo dell’agro nocerino-sarnese, guidati da Vincenzo Zullo, in carcere ma ritenuto ancora a capo di un traffico di droga “imponente”.
Le indagini, avviate dopo la denuncia via social di un minorenne, hanno complessivamente coinvolto 55 persone, di cui sette minorenni, e documentato anni di spaccio e violenze nella zona federiciana.




Comunicato stampa, il procuratore della Repubblica facente funzioni, Maurizio Cardea.
Nel testo si legge:
“In particolare, dalle prime ore di oggi, 16 ottobre, nelle province di Matera, Potenza, Lecce, Salerno, Siracusa e Trani, i Carabinieri del Comando Provinciale di Matera – con il supporto dei reparti competenti per territorio, del Nucleo Elicotteri di Bari e delle unità cinofile di Potenza, Bari e Salerno – hanno dato esecuzione alle predette ordinanze, emesse nei confronti complessivamente di 41 soggetti, tra cui 2 minorenni, ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata al traffico e allo spaccio di sostanze stupefacenti, aggravata dal metodo mafioso, dalla disponibilità di armi, dal numero dei partecipanti e dal coinvolgimento di minori nelle attività criminali, nonché di concorso esterno in associazione mafiosa, detenzione e porto abusivi di armi e munizioni.”
Le indagini, avviate nel marzo 2023, hanno delineato l’esistenza di un’associazione criminale dedita al traffico e allo spaccio di sostanze stupefacenti, radicata nel Comune di Ferrandina, in provincia di Matera, ma con stabili rapporti con la criminalità campana. Il gruppo esercitava il proprio potere criminale – oltre che attraverso lo spaccio di stupefacenti – anche mediante minacce, aggressioni e pestaggi nei confronti di coloro che erano considerati rivali nelle attività illecite.
In tali dinamiche di affermazione del potere criminale, secondo gli inquirenti, rientrerebbe anche un tentato omicidio che, nella notte di Pasqua 2024, aveva suscitato scalpore nella cittadina federiciana.
Nei quasi due anni d’indagine, i Carabinieri hanno documentato numerosi episodi di spaccio, aggressioni e pestaggi, traendo in arresto 5 persone e sequestrando significativi quantitativi di stupefacenti, soprattutto hashish e cocaina.
Le operazioni sono tuttora in corso, con perquisizioni personali, domiciliari, locali e veicolari, condotte con l’ausilio delle unità cinofile per la ricerca di stupefacenti e armi, e supportate dall’alto dai Carabinieri elicotteristi del 6° Nucleo di Bari.
Oltre ai 41 soggetti destinatari delle ordinanze di applicazione delle misure cautelari, l’indagine ha coinvolto altri 20 soggetti deferiti in stato di libertà, per un totale di 55 indagati, di cui 7 minorenni.
Le attività investigative hanno, infine, consentito di accertare l’utilizzo, da parte di alcuni indagati, di apparecchi telefonici all’interno di istituti di reclusione, attraverso i quali comunicavano con i sodali all’esterno, impartendo ordini e direttive.
Gli arrestati – 5 tradotti in carcere, 2 minorenni collocati presso comunità contenitive, 27 sottoposti agli arresti domiciliari e 7 all’obbligo di dimora – sono stati posti a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, davanti alla quale dovranno comparire nei prossimi giorni per l’interrogatorio di garanzia.
Si precisa, nell’interesse dei soggetti coinvolti, che vige la presunzione di non colpevolezza sino al passaggio in giudicato di un’eventuale sentenza di condanna.




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