 Il dramma della sanità a Melfi torna a farsi sentire con forza grazie al coraggio del dottor Michele Arcangelo Dilingite, dirigente medico dell’Unità di Medicina Interna, che denuncia pubblicamente la grave carenza di personale e le difficoltà quotidiane nell’ospedale locale. È quanto si legge in una nota a firma dell’ex sindaco di Melfi, Peppino Brescia, che rilancia un appello urgente a istituzioni e amministratori: non servono più parole, ma interventi concreti per salvare la sanità pubblica e garantire cure adeguate ai cittadini. Le rassicurazioni ufficiali della Direzione Generale dell’Azienda Ospedaliera San Carlo di Potenza, si legge nella nota di Brescia, non trovano riscontro nella realtà vissuta dagli operatori e dai pazienti. Di seguito, il comunicato stampa di Peppino Brescia. Ha ragione il dottor Michele Arcangelo Dilingite, dirigente medico dell'Unità Operativa di Medicina interna dell'ospedale di Melfi il cui post su facebook così amaramente recita: “Vabbè che è un periodo di ferie, ma a quanto pare, le considerazioni dell'ex Sindaco Peppino Brescia, sulla nostra sanità non hanno sortito alcun effetto.....tutto tace....ma i problemi, seri problemi, restano tutti........”. Alle denunce effettuate dal sottoscritto e da altri, il solito comunicato stampa dei giorni scorsi della Direzione Generale dell’Azienda Ospedaliera regionale San Carlo di Potenza per dire che tutto va bene presso il presidio ospedaliero di Melfi. Non è assolutamente vero! Non basta continuare ad elencare le cose vecchie per dire che l'ospedale non viene depotenziato. Il messaggio pubblico del medico del reparto di Medicina, dott. Dilingite ne è la conferma perché proviene da chi opera nell'ospedale. Da chi ne paga le conseguenze delle disfunzioni esistenti, soprattutto per carenza di personale sanitario. Ogni reparto soffre di carenza di personale medico, paramedico, OSS: Medicina, Chirurgia, Ortopedia, Laboratorio Analisi, Pronto Soccorso, Psichiatria,.... E non parliamo della Cardiologia: ormai la Direzione Strategica di Potenza ha di fatto deciso di chiudere. È partita dalla scelta scellerata dell'eliminazione della guardia cardiologica notturna e festiva per giungere ora quasi alla chiusura del reparto. Nulla si fa per fermare cardiologici che se ne vanno e per rafforzare il reparto con nuovi medici ed operatori sanitari. Nel frattempo, le liste di attesa per visite specialistiche si allungano sempre di più e le persone ammalate o ricorrono al privato o sono costrette a non curarsi. Perciò, caro dottor Dilingite la ringrazio per la sua presa di posizione pubblica. Immagino che lei parli non a titolo personale. Ancora una volta un appello ai Sindaci, agli amministratori locali, ai sindacati, alle forze politiche: ascoltate la voce e il “grido di dolore” che proviene dai cittadini indifesi e dagli operatori della sanità pubblica, a cui mi sento di dire grazie per gli sforzi che fanno quotidianamente per assicurare, per quanto possibile e comunque, le prestazioni sanitarie. E alla Direzione Strategica, del “San Carlo” e istituzionale regionale della sanità consiglio di rispondere con meno comunicati della serie "tutto va bene, signora la marchesa", e più con i fatti, soprattutto di risorse umane. Si sta tirando troppo la corda e tutto questo sovraccarico lavorativo sugli operatori in servizio mette a rischio il paziente.I pazienti non si curano con le parole, ma con la risoluzione dei problemi denunciati.
Peppino Brescia Ex parlamentare e già sindaco di Melfi |