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| Rotonda: presentato il libro per beneficenza 'Controvento' |
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17/08/2017 | Ieri sera a Rotonda, in Piazza Vittorio Emanuele III e su iniziativa della Pro Loco RotondaEventi, è stato presentato il libro "Controvento" di Nicola Regina che racconta i lunghi viaggi intrapresi dall'autore dal 2013, e i cui proventi verranno destinati interamente in beneficenza.
«È un libro totalmente autoprodotto - ci dice Nicola -, che servirà a finanziare i miei progetti. Quattro anni fa avevo 27 anni e, spinto dalla irrefrenabile voglia di viaggiare, ho mollato tutto pur di partire».
Nicola è di Mormanno, un Comune della Valle del Mercure in provincia di Cosenza. Al momento della partenza era fidanzato, percepiva un ottimo stipendio come tecnico della sicurezza nei cantieri che gli garantiva una certa stabilità economica, ed era titolare di un'agenzia di viaggi on line. Eppure ha sentito il bisogno di andarsene. «Inizialmente ero solo preso dalla voglia di viaggiare e sono andato via senza avere nemmeno una meta. Successivamente, grazie ai progetti umanitari per i bambini, questa mia passione è diventata una vera e propria missione». Infatti, dopo una serie di avvenimenti riportati nel libro, cambia tutto. «Sono stato un anno in Sud America, poi nel Sud Est asiatico, dove sono impegnato tuttora, e in Australia, dove ho percorso in bici tutti i 15 mila chilometri del suo periplo, di cui quasi novemila controvento e con tutte le conseguenze che questo comporta». Al ritorno decide di cominciare a scrivere il libro. Ma nel frattempo riparte per un’altra destinazione. «Sono andato dai profughi siriani in Grecia». Precisamente a Idomeni, in Macedonia centrale, luogo che per i siriani in fuga fino all'anno scorso poteva essere considerato il peggior al mondo dopo quelli occupati dall'Isis. «Ci sono stato su richiesta di un amico e ho assistito a scene terribili. Ho visto due bambini prima, e i rispettivi genitori poi, picchiarsi per una caramella».
E in quel periodo il globetrotter calabrese compie un passo fondamentale. «Dopo quelle tappe ho deciso di terminare il libro e di fondare l'onlus "Viva la Vida", cui vengono interamente destinati i proventi delle mie iniziative». Attualmente i suoi progetti hanno come destinatari i bambini cambogiani, che raggiungerà nuovamente ad ottobre alla fine del tour di presentazione del volume. E grazie anche al ricavato di "Controvento", in un orfanotrofio in Cambogia, a Kampong Cham, città vicino alla capitale Phnom Penh, ha già realizzato una fattoria, una scuola d'inglese e una scuola calcio. «Nel libro, dopo la prefazione in cui racconto la mia "vecchia" vita, ci sono tutte le mie esperienze e non solo. È una sorta di diario di viaggio, che contiene le mie avventure e disavventure».
Un continuo susseguirsi di accadimenti e aneddoti. «In realtà tutto è cambiato dalla mia primo arrivo in Cambogia, dove tramite Facebook sono riuscito a raccogliere i fondi per acquistare dei materassi per i bambini dell'orfanotrofio che ho citato prima». Da lì il suo futuro è stato scritto. «In quel momento decisi di proseguire lungo questo cammino per aiutare i bambini in difficoltà».
Esperienze che ti segnano nel profondo dell'animo. «Quello che mi porto sempre dentro è l'importanza della semplicità. Ho conosciuto e imparato ad ascoltare persone che hanno tutto pur non avendo niente. Ho cominciato ad apprezzare l'importanza delle cose ed a capire i veri valori della vita. Anche fare una semplice doccia, che per noi è solo routine, per altri non lo è. Capisci quali siano i veri problemi e pensi di non avere proprio nulla di cui lamentarti».
Ma l'insegnamento principale costituisce un vera filosofia di vita. «L'aspetto più importante è collegato al motto della mia associazione: aiuta gli altri per aiutare te stesso. Tutto quello che facciamo e i fondi che raccogliamo servono a dare una mano a chi è in difficoltà ed a dare un futuro ai bambini più sfortunati. La mia più grande gratificazione deriva proprio da questo. E poterlo fare mi fa sentire molto fortunato».
Nicola continua a volare alto, e sta già progettando di costruire una scuola in Cambogia.
Gianfranco Aurilio
lasiritide.it |
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