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“Amore, passione e follia”. Una raccolta di due giovani lucani |
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21/04/2011 | “Ovviamente non vi sarà una trasformazione, / perchè non vi è un credo nel cambiamento, / vincolato dai gerarchi politici vecchi, cupi e attaccati al potere”, così nei versi di “Il rivoluzionario lucano” mentre nell’iniziale “Amore cavernicolo”, leggiamo “Condannami pure al delirio, al tormento / o all’inquietudine, /ma sarò sempre lucido e splendente d’amore. / Non scorgere la mia follia malinconica, /perchè sono dotato di una savia allegria /e spensieratezza. / Non giustificarti della mia acerba e tenera età, / sono molto più acre del vissuto / e granitico dell’esperienza”.
Esce in questi giorni per le edizione Archivia un volume di poesie e illustrazioni dal titolo “Amore, passione e follia” (80 pp). I versi sono di Anio Iannuzziello che nella scrittura ha trovato il suo rifugio; una scrittura che vuole essere un urlo contro l’indifferenza ed il nepotismo che regnano sovrani in questa società malata e atipica. Le illustrazioni che accompagnano i versi sono di Marina Mercorella, disegnatrice ed animatrice culturali. Entrambi sono alla loro prima pubblicazione. La copertina del libro (un mix dei volti degli autori), è stata curata da Angela Cantisano mentre ad introdurre questa plaquette sono due brevi testi, curati rispettivamente dall’Associazione Culturale “Emanuele11e72” di Marconia (nata nel 2007 in un casolare di Tinchi) che ha patrocinato l’iniziativa e da Antonella Malvasi.
Nella nota introduttiva viene spiegata la nascita dell’Associazione “Emanuelle 11 e 72”: “Un nome e dei numeri da dar vita ad un’idea. Il nome è Emanuele Angelone. Nostro grandissimo amico, di quelli a cui volentieri consegneresti un cuore. Ed i numeri sono 11 e 72. Un nome, Emanuele, che tagliò in quei numeri, 11’ e 72’’, un traguardo, quello di una gara podistica regionale dei 100 metri piani aggiudicandosi il gradino più alto del podio. Potrebbe sembrare il preludio ad una carriera gloriosa. Non fu così. Un cancro lo stroncò a soli 25 anni. Eccovi spiegati quel nome e quei numeri. Nomi e numeri che rappresentano un’idea. Un’idea di amicizia e di indissolubili legami che nascono dalla vita, e che continuano oltre la vita”. Ed è proprio ad Emanuele Angelone che Anio e Marina hanno voluto dedicare questo libro.
“In questa prima plaquette, le parole di Anius e i segni di Mema -scrive Antonella Malvasi- si mescolano in un lavoro artistico singolare e di straordinaria bellezza estetica. Una bellezza nuda, schietta e spudorata che si offre facilmente attraverso versi che raccontano l’amore e pensieri che riflettono sul sociale. è un lavoro che sembra volersi esprimere in legami: l’amore unito al sociale e le parole unite all’arte. Ma al tempo stesso esprime un vincolo: la vita”.
Editrice Archivia / Battista D’Alessandro
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