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Un rotondese location manager del film ‘A Ciambra’

15/02/2017

Si sono appena concluse a Senise le riprese del prologo de ‘A Ciambra’, film diretto da Jonas Carpignano che descrive l’esodo dalla Slovenia, avvenuto all’incirca nella metà del secolo scorso, di una comunità di etnia rom stanziatasi nel quartiere Ciambra di Gioa Tauro.
Per girare le scene è stato indispensabile l’apporto, in qualità di location manager, del rotondese Giuseppe Cosenza (nella foto seduto di fianco allo scenografo, il torinese Ascanio Viarigi), guida escursionistica ufficiale del Parco del Pollino.
«Ho iniziato a collaborare con la produzione nel mese di gennaio dello scorso anno, dopo che mi avevano contattato inviandomi delle foto dalle quali capire la tipologia delle zone che cercavano, ed era indispensabile ci fosse un lago. Negli ultimi quindici giorni praticamente mi sono dedicato esclusivamente al film, anche se i ciak veri e propri risalgono solo a lunedì e martedì scorso», ci spiega Cosenza.
Il location manager è un ruolo fondamentale nelle rappresentazioni cinematografiche e non solo. Si tratta del professionista che, su indicazione del regista, dello scenografo e del produttore ricerca e individua le zone adatte al film e si occupa di risolvere tutti i problemi logistici connessi. Ma nella fattispecie questa figura ha assunto una rilevanza ancora maggiore in quanto le scene iniziali sono praticamente senza battute, conseguentemente lo sfondo acquisisce una ruolo fondamentale.
«Oltre che fargli capire dove girare, dovevo reperire sul posto tutto quanto servisse. Ad esempio all’ultimo momento hanno avuto bisogno di un maniscalco. Oppure mi sono occupato di trovare l’albergo che fosse più vicino e comodo per loro. Insomma per tutto quanto necessario e a cui non potevano provvedere da soli, facevano riferimento a me». Ecco perché la collaborazione è durata nel tempo.
«La produzione necessitava di luoghi particolari per girare delle sequenze caratterizzate da condizioni meteorologiche avverse, per cui i paesaggi dovevano essere invernali ma, allo stesso tempo, garantire anche una certa luminosità».
E la scelta è caduta su due posti in particolare: «Inizialmente – ci racconta la guida – li avevo condotti allo sconosciuto lago della “Rotonda” nel comune di Lauria, ma avevano bisogno di uno spazio più aperto. Ma quando li ho portati al lago di Senise, lo hanno ritenuto perfetto. Inoltre, nel prologo si vedrà un’altra piccola scena girata alle Serrette di Viggianello, precisamente sotto Visitone. Dove avrebbero voluto girarne anche un’altra ma poi, per la mancanza delle condizioni ideali di luce, hanno deciso di rinunciare».
Ma l’escursionista non è alla prima esperienza in simili collaborazioni. Già nel 2014, dopo essere stato contattato da Channel 5 del BBC per le riprese nel Parco del Pollino di un episodio di “Alex Pollizi’s Secret Italy”, suggerì di documentare il laboratorio di zampogne di Quirino Valvano e Civita e la Gola del Raganello. Nel 2013, su suo impulso nasce “Alberi”, una cineistallazione di Michelangelo Frammartino sul Romito, una maschera del Carnevale di Satriano di Lucania, proiettata anche al MoMa di New York e in Germania e che diede nuova linfa alla ricorrenza, e per questo colpevolmente trascurata dalle istituzioni che non l’hanno mai sfruttata per finalità promozionali. E ancora, in precedenza, con il Gruppo Pubbliemme per lo spot pubblicitario “Gli spazi comunicano” o con Noeltan Studio per il workshop internazionale “La natura delle immagini”.
«Durante questa due gironi di riprese bisognava alzarsi alle 3 di notte. I set dovevano essere pronti già per le 5 del mattino. La scena a Viggianello è stata girata molto presto, erano le 6 e ci trovavamo a quota 1300 metri vicino alla cosiddetta Timpa del Demonio».
La produzione si è avvalsa anche dell’assistenza della Stayblack production, un piccola casa produttrice indipendente ma composta da gente esperta che ha lavorato anche nelle recenti pellicole di “Ben Hur” o “Wonder Woman”. Ma i professionisti impegnati erano molti: «I cavalli erano diretti da Jacqueline Freda (figlia del regista Riccardo ndr), ma comunque – commenta Cosenza – ho avuto modo di constatare quanto il livello di professionalità del regista, degli attori, degli stuntman e in generale di chiunque abbia lavorato alla realizzazione sia eccelso».


Gianfranco Aurilio
lasiritide.it




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