Ambiente-cultura-eventi- 7/03/2012 - Un modo diverso di ricordare la Giornata internazionale della donna

Un modo diverso di ricordare la Giornata internazionale della donna

7/03/2012

Come festeggiare la donna se non con la poesia, la sola che da terra sale verso il cielo? Versi per l'eterna musa diventano ancor più sentiti se dedicati alla memoria di una donna portavoce di solidarietà e pratica pedagogica. Sarà così ricordata Carolina D'Araio dall'associazione a lei intitolata e dalla Parrocchia di San Giovanni Bosco, dove la stessa operava come catechista e che già da anni le ha intitolato una sala dell’oratorio: con una declamazione di versi che si terrà alle 19 di domenica 11 marzo presso la chiesa di Don Bosco in Potenza. Lo stesso Don Vincenzo Adesso, consulente spirituale dell'associazione, rievocherà l'esempio di Carolina per poi cedere lo spazio sacro all'amore, alla pace e alle donne capaci di generare poesia.
L’iniziativa sarà anche occasione per ricordare che il blog
http://associazionecarolinadaraio.wordpress.com/
è a disposizione di quanti l'hanno conosciuta e sentono il bisogno di dedicarle un pensiero, un ricordo, un aneddoto. Chi non ha dimestichezza con il mondo del web, potrà lasciare una testimonianza scritta in parrocchia che sarà poi pubblicata sul blog.
L'evento di domenica 11, in onore di Carolina e delle donne lucane, sarà anche occasione per ricordare che il termine ultimo per l'invio delle opere al "Premio Letterario Nazionale Carolina D'Araio" sarà prorogato al 15 aprile. Il tema è l'Amore e l'intero spettro dei significati che esso racchiude ed è compreso nel motto: “La solidarietà è cosa di cuore”. Parole che ispirano tutti coloro che hanno "a cuore" la diffusione dell'amore gratuito e della carità cristiana, proprio come ha fatto Carolina nella sua missione di insegnante.
L'appuntamento di domenica per la festa della donna vuole rimarcare il pensiero di Papa Pio XI: "Se l'uomo infatti è il capo, la donna è il cuore; e come l'uno tiene il primato del governo, così l'altra può e deve attribuirsi come suo proprio il primato dell'amore". La vita di Carolina ne è la dimostrazione.