 Si è conclusa la cinquantesima edizione del Salone Internazionale del Mobile che ha registrato numeri da capogiro:2972 espositori da tutto il mondo,distribuiti in ben 500 mila metri quadrati, con 350 mila visitatori, per un record che fa chiaramente capire come,allontanata definitivamente la crisi, il settore sia in forte crescita in tutto il comparto del mobile e del design. Lo abbiamo visitato per i lettori de La Siritide, girando in lungo e largo nel Salone e, soprattutto, nella collaterale manifestazione “Fuori Salone”,che ha interessato e coinvolto tutta la città, nei cui luoghi più suggestivi hanno potuto esporre i designer emergenti e collaudate strutture ,che hanno offerto alla gente comune il meglio della loro creazioni. E ne è valsa veramente la pena, perché, con il “ pass stampa” ben in vista, è stato un gioco da ragazzi entrare nei posti più belli,negli alberghi più esclusivi,nelle “location” più accattivanti ed essere invitato ai cocktail-party più esotici,con l’imbarazzo della scelta dei migliori Spumanti Italiani, che hanno ben accompagnato pietanze da mille ed una notte, il tutto servito da personale (femminile) di prim’ordine, al cui fascino nemmeno il più incallito giornalista avrebbe potuto resistere, complice la calda atmosfera , cui difficilmente si può sfuggire. Noi, logicamente, non potevamo tradire il “mandato” della Redazione e perciò siamo passati, con disinvoltura, da un design all’altro,da una esposizione all’altra,per dovere di cronaca e anche ,lo confessiamo,per il sottile piacere di provare l’ebbrezza della mondanità,troppe volte vista e raccontata da altri. In via Tortona,uno dei nuovi poli del design milanese,nell’avveniristico NHOW HOTEL,esso stesso un vero gioiello di design, cogliamo il primo obbiettivo: sullo sfondo della sterminata hall,ecco i “ mosaici” di Paola Di Serio,di Matera, in uno spazio curato dall’architetto di fama mondiale Walter Vallini, inserito nel progetto BEVISIBLE + e dedicato al “Natural Design”. Prima “traccia” lucana scovata. L’incontro è quanto mai cordiale ed è decisamente interessante,anche grazie al buon ufficio della sua Event Manager,Rita Scalcione.
Paola Di Serio, alla sua seconda esperienza milanese,è un’affermata “art designer”che ,dopo gli studi artistici nella Città dei Sassi,ha frequentato l’Accademia delle Belle Arti di Ravenna,ha seguito un master di perfezionamento a Barcellona,fino ad essere stata indiscussa protagonista di mostre nazionali ed internazionali,dove ha sapientemente “consacrato” il suo stile inconfondibile e la sua personalità artistica,la cui peculiarità è l’Arte della ricerca e del recupero di stili e di materiali. “In poche parole,ci dice,indirizzo il mio lavoro artistico su un vintage creativo e funzionale,utilizzando elementi insoliti ed insolitamente contrapposti,in un mix unico,in cui “recupero” il tempo trascorso per riconsegnarlo,vestito di nuova luce, al nostro vivere distratto, che ne aveva persa memoria”. Per capire meglio il “sublime” concetto, osserviamo,sempre con maggiore curiosità e attenzione, i tanti “quadri” mosaici esposti alle nostre spalle,che,sinceramente,sanno di magia,tanto da attrarre visitatori,tanti giapponesi, sempre più”interessati” alla bellezza delle varie composizioni. Sempre più incuriositi,le chiediamo quale sia il tema dominante di questa performance. “ A Milano,con il Natural Design,ho voluto rappresentare gli animali con le loro complesse “texture”. Ecco dunque,la maestosità della tigre,l’eleganza del dalmata,l’imponenza dell’elefante,l’agilità del ghepardo,la sinuosità del serpente,la nobiltà del cavallo,tanto per citare alcuni esempi. Insomma,la natura,come si può vedere,diventa protagonista indiscussa del mondo dell’interior design ,che altro non sono lavori specifici e richiesti per abbellimenti di interni.” Quanto dell’animus lucano c’è nel lavoro di tutti i giorni e con quali sentimenti ti avvicini alla materia da trasformare,le chiediamo, sempre più compartecipi. “Bella domanda. L’artista trasmette nella materia che va a trasformare e dominare tutta se stessa e, quindi, i miei sentimenti,le mie stesse preoccupazioni e premure trovano spazio nelle opere che realizzo. Insomma,come dici giustamente,c’è tantissimo di Lucania nella mia Arte e ne vado fiera.” Dall’arte pura ai “danè”,visto che siamo a Milano,come “commercializzi” i tuoi prodotti,visto che anche le artiste hanno uno stomaco? In poche parole,riesci a vendere liberamente o sei legata “solo” alle specifiche ordinazioni? “ Da quest’anno,ho messo a regime di vendita il mio “bag”. Ho ceduto l’esclusiva del mio marchio ad una nota casa di moda, così gli “estratti” estrapolati dai miei mosaici,prendono vita su esclusive borse, la cui realizzazione è in “limited edition”,con pezzi certificati 100% made in Italy,numerati e firmati dall’artista.” Le borse,davanti a noi,confermano la bontà dell’investimento,con buona pace anche del marito Francesco Paolo Moro ,che l’accompagna in questa bella ed intrigante avventura nella metropoli lombarda. Paola Di Serio,nella sua poliedricità, abbraccia con disinvoltura tante linee,come per esempio:gioiello,naturale,pinup,optical,retrò,volti,manifesti e loghi,interni. In conclusione,il suggerimento disinteressato del vostro cronista, è di “cercare” l’Arte di Paola Di Serio a tutti costi,per capire quanto sia “bella” ,proprio come Lei, l’atmosfera magica dei mille intriganti mosaici che nascono dalle sue virtuose e sapienti mani. www.paoladiserio.it.
Raggiunto il primo obbiettivo,abbandoniamo,a malincuore,il NHOW HOTEL,mentre una dolce sonata di Beehetoven dal pianoforte-balena,altro design,rende ancora più dolce la notte appena cominciata.
Per gli altri.
La caccia alla presenza lucana al Fuori Salone continua. Siamo in via Spartaco, zona Vittoria, dove in uno stabile di epoca è stato ricavato un originale spazio espositivo che ospita la mostra “ Disagevoli Ozii”. Protagonisti di questa originale esposizione di svariate forme di “sedute” sono quarantacinque giovani designer lucani e pugliesi ,che hanno realizzato questo innovativo progetto con altrettanti designer del Politecnico di Milano, con la fattiva collaborazione della Regione Basilicata e del Distretto del Mobile Imbottito di Matera ,denominato M/I/M/DD. Alla presentazione dell’evento,sono intervenuti Tino Di Maggio,presidente del Distretto del Mobile, il Sindaco di Matera Salvatore Adduce, Arturo Dell’Acqua Bellavitis, preside della Facoltà di Design del Politecnico di Milano, Paolo Rigamonti , direttore artistico del Progetto M/I/M ed Antonio Calbi, Direttore Settore Spettacolo del Comune di Milano,in rappresentanza del sindaco Letizia Moratti. Il sindaco di Matera,nel suo applaudito intervento,ha sottolineato l’importanza della manifestazione avvenuta,per la prima volta, in proficua collaborazione tra Milano e Matera, a dimostrazione delle possibilità di ulteriori interessanti momenti di incontri,per favorire le reciproche conoscenze e ,in modo particolare per Matera,cercare al Nord “sponsor” sostenitori della candidatura a Capitale Europea della Cultura,per l’anno 2019. A questo proposito,alcuni giorni fa,il sindaco di Milano ha ufficialmente sostenuto la scelta di Matera,anche in un’ottica di ulteriore crescita del Sud Italia,cui potrebbe fare da valido traino l’Expo 2015 che avrà luogo a Milano. I lavori dei designer sono stati così catalogati: “Tape Tale”,realizzato dal gruppo 4,formato da Raffaello Ambrosecchia,Miche Bozzi,Michele Domenichiello,Marika Mastrandrea,Vito Monacelli e Tommaso Schiuma; “ Ferula”,del gruppo 5 con Diego Calocero,Marco Lombardi,Vito Maiullari, Gabriella Talò e Mariateresa Talò; “MATERiA” del gruppo 6 con Beatrice Bambi,Natale D’Aloia,Tina Lamacchia,Pierpaolo Lonardelli,Vincenzo Marchitelli e Guido Santilio; “ Imes Sofà” del gruppo 7,con Luca Disimino,Grazia Patruno,Graziana Saccente e Paola Zigrino; “ Millefogli monoseat” del gruppo 8,con Floriana Giorgio,Domenico Liuzzi,Gianpaolo Morollo,Giovanni Nicoletti e Lucia Sirresi; “ Melissa”, realizzata da Linda Chietera,Luca Colacicco,Alfredo Manca,Giovanni Martemucci,Loredana Mobilia e Noemi Zaccagnino; “ Be Tween”,realizzato da Dora Capozza,Paola Di Cuia,Rita Orlando e Marina Panza; “ Mn”,fatto da Roberto Cannone,Antonio Elettrico,Maria Rosaria Elettrico,Luigi Alberto Nucera,Leonardo Rubino. Particolarmente apprezzato il lavoro di Diego Calocero di Pietrapertosa. Il successo della mostra è stato rimarcato in modo eclatante dal numeroso pubblico presente,cui è stato offerto un suntuoso buffet di prodotti tipici della Lucania. Un plauso particolare va riconosciuto a Lucina Gioia,impeccabile organizzatrice e disponibilissima P:R. del Distretto del Mobile Imbottito. La Siritide è sicura di avere reso un ottimo “servigio” ai suoi lettori e,in modo particolare, ai tanti giovani emergenti designer lucani che,con questi apprezzati lavori,hanno dimostrato di non essere secondi a nessuno. Il Fuori Salone è terminato,anche quest’anno,con grande rammarico da parte del sottoscritto,ormai viziosamente abituato alla bella vita milanese. Alla prossima.
Giovanni Labanca
Foto1, Paola Di Serio,al centro,con il nostro inviato e la p .r. Rita Scalcione.
Foto2, Il sindaco di Matera Salvatore Adduce durante il suo intervento.
Foto 3 Il designer Diego Calocero,a sinistra, mostra il suo lavoro a Pasquale Mazza.
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