Ambiente-cultura-eventi- 26/08/2016 - Rotonda: grande successo per la Compagnia Teatrale 'Forte e Chiara'

Rotonda: grande successo per la Compagnia Teatrale 'Forte e Chiara'

26/08/2016

Dopo il grande successo riportato dal Festival del Teatro Amatoriale, ancora un sold out al Selene per una commedia brillante dal titolo: "SOS Ispirazione Cercasi", scritta e interpretata da Domenico Cavaliere (Carlo), per la regia di Maria Giovanna Propato (Ramìa) e portata in scena dalla Compagnia "Forte e Chiara" di cui entrambi sono membri, che ha fatto registrare il tutto esaurito in tutte e due le serate nelle quali è stata proposta.
La trama racconta la storia di Carlo, un commediografo che, nonostante siano trascorsi ben due anni dall'inizio, non riesce a terminare la sua opera. Tuttavia, la sua inconcludenza gli provocherà problemi con la sorella Anna (Manuela Cavaliere), in seguito a un malinteso con il direttore di lei. Questo fa arrabbiare Anna che dà l'ultimatum al fratello, minacciando di buttarlo fuori di casa se non terminerà la commedia entro le due ore successive. Da quel momento, nella vita del protagonista si scatenerà un putiferio con i personaggi creati dallo stesso che si ribelleranno contro di lui per aver loro attribuito caratteristiche ritenute ingiuste. E dopo una serie di gag esilaranti, che hanno assicurato quel ritmo che ha consentito che in sala gli spettatori si divertissero senza annoiarsi, si giungerà alla fine che vedrà Carlo risvegliarsi da un sogno e arrivare finalmente a terminare il suo lavoro attraverso una conclusione davvero molto originale, che ha visto i protagonisti seduti in platea a godersi il finale.
«Sono davvero felicissimo per la riuscita dello spettacolo e per la risposta del pubblico, che è stato partecipe divertendosi. Ma sopratutto, ciò che mi ha dato più soddisfazione è stato vedere i miei compagni di viaggio - gli attori - felici per il risultato ottenuto», ci confida Domenico Cavaliere al termine della due giorni. La riuscita è stata garantita anche grazie alle ballerine esibitesi prima dell'inizio e alla collaborazione di Ornella Bloise e Maria Francesca Di Giano, come aiuto regia; Gabriele Bravi e Ivan Cersosimo alla scenografia; Mattia Cerbino, tecnico - audio e Francesco Caputo tecnico - luci.
L'epilogo è tutto da raccontare in quanto ha rappresentato la chiusura del cerchio: «La confusione creata dai personaggi ha portato il protagonista a riflettere sul finale migliore per la commedia - continua Cavaliere -. I protagonisti in realtà rispecchiano le prerogative degli attori che li hanno interpretati, per cui Carlo, piuttosto che cercare strade fantasiose che non corrispondessero alla realtà, ha dovuto semplicemente descrivere ciò che i protagonisti avrebbero voluto essere o diventare. Quindi - spiega - l'amore tra Juan (Francesco La Moglie) e Ramìa è sfociato nel matrimonio; Michael (Gabriele Bravi) è diventato un bravo ragazzo senza far arrabbiare più sua madre Angela (Rosanna Caputo); Billy (Ivan Cersosimo) è diventato un bravo ballerino e Sensei (Alessandro Di Tomaso) ha smesso di essere imbranato».
Ai protagonisti della fantasia hanno fatto da contraltare tanti altri personaggi della vita reale: da Checca (Maria Francesca Di Giano), la vicina impicciona e gattamorta, alla nonna (Caterina Fiore) convinta di vedere i nazisti. Passando per Stefano (Marco Cavaliere), il soldato tutto allenamento, per giungere a Miriana (Letizia Cerbino), la badante che si fa pagare lo straordinario del volontariato; per finire con Giuseppe (Domenico "Turi" Cavaliere) e Chiara (Alessia Cavaliere), il vanitoso narcisista e la fissata delle pulizie.
«Ho cercato - chiarisce l'autore - di proporre ciò che gli interpreti sono, se non totalmente almeno in una delle proprie caratteristiche. D'altronde, questa commedia è dedicata a tutti i mie amici che recitano nella Compagnia Forte e Chiara, perché sono stati proprio loro a darmi l'ispirazione per scriverla».
Su quest'ultimo aspetto è necessario un approfondimento, in quanto prima d'ora il giovane attore e commediografo rotondese non si era mai cimentato nella realizzazione di uno spettacolo: «Per me è stata la prima commedia scritta. Anche se ne ho iniziata un'altra, sulla storia di un uomo - accenna a raccontarne la trama - che, salito in paradiso dopo la morte, sta per essere giudicato. Ma in vita ha sempre pensato solo a se stesso, trascurando gli affetti e, in particolare, la figlia e i suoi problemi col marito. Ciononostante, gli verrà concessa una seconda possibilità: aiutato da un maldestro angelo custode, eviterà di finire all'inferno se entro 48 ore riuscirà a trovare una soluzione alle questioni irrisolte, mettendo da parte la sua brama di denaro e il suo egoismo. Ho scritto - chiude Cavaliere - le prime cinque scene, ma la laurea prima e le prove poi, mi hanno impedito di portarla a termine, ma ho intenzione di farlo quanto prima».
Chiaramente, non ha voluto svelarci il finale, ma non dovremo attendere molto perché visto il talento e il successo riportato, siamo certi che non ci vorranno due anni per terminarla.

Gianfranco Aurilio
lasiritide.it