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Studiosi di Berlino e dell’associazione “Levi” in Basilicata |
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5/10/2011 | In questi giorni il Centro di documentazione lucani nel mondo ”Nino Calice”,della regione Basilicata, ha avuto l’occasione di incontrare un gruppo di studiosi e di appassionati della cultura lucana, in particolare dell’opera civile e sociale di Carlo Levi, dell’Istituto Universitario Popolare di Berlino Charlottenburg e dell’Associazione “Carlo Levi” di Berlino, rappresentata da Gianfranco Ceccanei. Hanno visitato la città di Matera e la città di Melfi.
Lo comunica il coordinatore del Centro di documentazione Lucani nel mondo “Nino Calice” Pietro Simonetti.
Durante la visita di Matera, gli studiosi di Berlino hanno potuto apprezzare le bellezze ambientali e storico paesaggistiche del territorio; ma il dato più importante dell’incontro è certamente la discussione che è scaturita dalla visione delle opere di Carlo Levi presenti nel Museo di arte medioevale e moderna di Matera. Dalle analisi delle opere di Carlo Levi sono emersi elementi sulla cultura e sulla storia della Basilicata e del Mezzogiorno in generale. L’espressione artistica di Carlo levi per i nostri ospiti è risultata universale per tutti i popoli che hanno vissuto o che vivono una condizione di marginalità sociale ma determinati a voler cambiare le proprie condizioni sociali. I partecipanti hanno mostrato molta attenzione e curiosità sui temi sviluppatisi durante la giornata materana. Non è stata una semplice visita turistica. Il gruppo ha voluto comprendere i significati delle immagini che Carlo levi ci ha lasciato nei suoi quadri. La discussione è stata animata inoltre dalla presenza di Domenico Notarangelo che ha potuto testimoniare l’importanza di Carlo Levi per la Basilicata presentando il suo ultimo lavoro editoriale “Da Carlo Levi a Franco Rosi”.Testo che sara’ presentato a potenza nelle prossime settimane. A Melfi, invece, hanno visitato il castello, i vari monumenti della città, fra cui la chiesa rupestre di santa Filomena. Dall’incontro è scaturito inoltre, la necessità di poter approfondire i temi della “questione meridionale”, del meridionalismo, della cultura locale attivando insieme programmi di collaborazione futura per meglio conoscersi e per la realizzazione di scambi culturali, di eventi culturali specifici e di altre manifestazioni in grado di sviluppare energie culturali significative fra i due centri culturali.
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