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Al via la rassegna Moliterno-Agri-(In)corto

5/10/2011

Ormai da tempo nel nostro Paese le vetrine cinematografiche (rassegne, festival…) sono diventate tanto degli schermi in cui si esplora il cinema in tutti i suoi stadi quanto degli appuntamenti che puntano ad avvicinare le più differenti grammatiche delle immagini in movimento. La spirito di questa quinta edizione di MOLITERNO-AGRI-(IN)CORTO è esattamente quello di intrecciare e sovrapporre visioni ed immaginari, storie ed estetiche. Ma volendo far scorrere la nostra proposta verso un approdo più specifico allora bisogna considerarla in un “rendez vous” del formato corto (cortometraggio) e medio (mediometraggio). Tutto il cammino storico del cinema è segnato da una costante: il formato breve si afferma in quella grande palestra di addestramento con cui gli autori formano ed affinano il proprio sguardo. Una conferma di ciò si può averla dalla piccola finestra che, tra le altre, si è voluta aprire con “MOLITERNO-AGRI-(IN)CORTO” sulle produzioni brevi di alcuni registi lucani. Tali lavori possono costituire una sorpresa per lo spettatore, ma fatta un’analisi più in profondità confermano un bagaglio e una sensibilità visiva che fanno onore alla nostra Regione. La scelta di proporre, tra le altre, opere di registi lucani vuole conciliarsi (inoltre) con tutto il lavoro che si sta facendo per rendere operativa in tempi non lunghi la Film Commission di Basilicata, uno strumento operativo dalla duplice “missione”. Primo: mettere a disposizione delle produzioni che arrivano da fuori Regione mezzi, strumenti e servizi. Secondo: dar vita ad un cantiere che sappia valorizzare e sostenere le professionalità locali, promuovendo attraverso il percorso dei set lucani un certo turismo culturale, ma soprattutto divulgando, a partire dalle scuole, il sapere, la cultura, il linguaggio di quella assoluta magia e realtà che rimane il cinema.

Vito De Filippo
Presidente Regione Basilicata







Il cinema di Basilicata non è solo Rocco Papaleo che, si intende, non lo guardiamo assolutamente con disamore ( non per caso presentiamo dell’attore-regista lauriota “Post-scriptum”, che potrebbe essere quel ritaglio di pellicola che non è riuscito a stare dentro a “Basilicata coast to coast”). Il cinema di Basilicata è Rocco Papaleo e (per fortuna) molto altro. E’ una diramazione di immaginari abbastanza articolata, è una schiera doppia: da una parte di registi che lavorano da anni fuori Regione e dall’altra di registi che non sono andati via ed operano in loco, producendo anche con discreti risultati. Tutti insieme questi autori non fanno uno sguardo unico di un territorio abbastanza decentrato da presidi cinematografici ben più affermati, semmai costituiscono quello che potremmo chiamare un racconto a più voce di immagini, di stili, di sintassi, di motivazioni su cui poi vengono installate professionalità, saperi ed una polivalente cultura cinematografica . Con la quinta edizione di MOLITERNO-AGRI-(IN)CORTO - che da questo momento in poi non vogliamo più assegnare l’etichetta di rassegna (il termine è fin troppo abusato) - si vuol fare una zoommata veloce, ma non per questo superficiale, su opere girate da lucani di generazioni diverse e anche in tempi differenti (si va da “Carlo Levi: miele di Lucania” di Domenico Notarangelo del 1975 al recentissimo “Stand By Me” di Giuseppe Marco Albano, passando per le immagini di “Cucina bollente” di Prospero Bentivenga degli inizi degli anni novanta). MOLITERNO-AGRI-(IN)CORTO numero cinque prova a mettersi addosso il marchio del (buon) cinema prodotto dai lucani, ma non intende per nulla disperdere l’idea delle passate edizioni di accendere la luce su più schermi (in spazi diversi) e srotolare la pellicola di un cinema non dei luoghi comuni, ma che si compromette con cantieri più insidiosi, fa conoscere ciò che non sappiamo ed osservare con più attenzione anche ciò che presumiamo di conoscere. MOLITERNO-AGRI-(IN)CORTO sposa il formato breve nella certezza che anche un cortometraggio o un mediometraggio possa avere e dare una visione globale di un tempo passato o presente, possa segnare l’impronta di un cinema concreto e semplice, possa parlare della realtà o sovrapporre ad essa scenari fantastici ma non banali…Insomma, con MOLITERNO-AGRI-(IN)CORTO ci si vuol accostare alle sponde di un cinema di testa, di pensiero. Di un cinema in movimento, in corsa che mette le ali e non rinuncia a spiccare il volo.

Mimmo Mastrangelo
Curatore della Rassegna



PROIEZIONI

7 Ottobre MOLITERNO ore 14.30
Istituto Comprensivo G. Racioppi

IL CAPPELLINO (2007) di Giuseppe Marco Albano
E’ la storia di una bambina di nove anni che, affetta da leucemia, riesce a vincere la malattia. Tornata a scuola a farle ritrovare la serenità sono i genitori, le amiche e…. Un cappellino…

XIE ZI (2009) di Giuseppe Marco Albano
Un cortometraggio muto ma ben musicato, con un bambino cinese e un negoziante di scarpe che si scoprono uniti più di quanto possano immaginare

MANON FINESTRA 2 (1956) di Ermanno Olmi
Un Ermanno Olmi alle prime armi dietro la macchina da presa filma la costruzione di una diga, facendo emergere la durezza e i pericoli del lavoro quotidiano a cui sono sottoposti gli operai del cantiere.

LA PATTUGLIA DEL PASSO SAN GIACOMO (1954) di Ermanno Olmi
Una piccola opera attenta a testimoniare l’attività di umili uomini e che il regista fa assurgere al ruolo di protagonisti in una vicenda corale, raccontata con modi e ritmi inconsueti


10 Ottobre MOLITERNO ore 20.30
Circolo Culturale Unione

CARLO LEVI:MIELE DI LUCANIA (1975) di Domenico Notarangelo
La voce di Carlo Levi registrata a Grassano nel 1970 durante un convegno sull’emigrazione fa da requiem e colonna sonora all’immagini in super8 del funerale ad Aliano dello stesso scrittore e pittore torinese


12 Ottobre SPINOSO ore 19.00
Sala Papa Giovanni Paolo II

POST-SCRIPTUM (2010) di Rocco Papaleo
Un documento esclusivo (e poetico) girato dall’autore sulla gente di Basilicata, ma potrebbe essere il corto anche un atto di risarcimento verso tutti quei lucani (e luoghi) che non si sono visti in “Basilicata coast to coast”

IL GIARDINO DELLA SPERANZA (2011) di Antonello Faretta
Un ragazzo affetto da sclerosi multipla è impegnato con coraggio in una lotta quotidiana per stare in piedi. Un film sulla voglia di vivere e sullo spazio privato di chi soffre

CUCINA BOLLENTE (1992) di Prospero Bentivenga
Ispirata al romanzo “Cucina” di Arnold Wesker, una storia d’amore tra un cuoco e una cameriera sta volgendo alla fine tra ordinazioni di bistecche, pesce alla griglia e….


14 Ottobre SPINOSO ore 19.00
Sala Papa Giovanni Paolo II

COME QUANDO FUORI PIOVE (2005) di Salvatore Metastasio
Dopo la fine di ogni cosa, dopo un’ennesima guerra mondiale, dopo il più potente conflitto tra le civiltà del pianeta…Quattro uomini sfuggiti alla morte si rifugiano in un ufficio stampa e….

GIOVANNA (1955) di Gillo Pontecorvo
Donne coraggiose che vogliono lavorare , che scoprono la lotta di fabbrica, che vogliono conciliare tempi lavorativi e privati, che disobbediscono ai mariti, che…Annunciano un altro-tempo

STAND BY ME (2011) di Giuseppe Marco Albano
Cortometraggio candidato al David di Donatello presenta la storia surreale e grottesca di un imprenditore di pompe funebri. Finale a sorpresa.

GRAZIANO ACCINNI ETHNOS (2011) di Vincenzo Galante
Viaggio breve-brevissimo nella musica lucana di ieri, ma riscoperta e reinterpretata dal maestro concertatore Graziano Accinni e dagli Ethnos

FUORI PROGRAMMA

15 ottobre MOLITERNO ore 10.30
ITGR F.Petruccelli Della Gattina

PASSANNANTE (2010) di Sergio Colabona
Ripercorre la vicenda del cuoco lucano Giovanni Passannante che attentò alla vita di Umberto I con un coltellino. Condannato a morte, distrutta la casa, rinchiuse in manicomio la sorella e la madre, Passannante si vide commutare la pena capitale in carcere a vita.





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