 Nel libro di Corrado Passera “Io siamo – insieme per costruire un’Italia migliore” edito dalla Casa Editrice Rizzoli libri si afferma che senza una svolta radicale, senza un assoluto cambio di prospettiva, l’Italia non uscirà dalla crisi in cui è precipitata.
Tutte le misure proposte o messe in pratica dei governi che si sono succeduti non sono in grado di tirarci fuori da quest’incubo, perché non potranno mai generare l’unico antidoto: la crescita, vale a dire la creazione di lavoro.
Tutto ciò che di buono e di vitale c’è in Italia corre il rischio di essere soffocato da un declino che possiamo arrestare solo sei agiamo subito e con interventi di grande portata.
Per questo la consapevolezza si è trasformata nell’impegno
di battermi con tutte le mie forze, mettendo a
disposizione me stesso, tutto quello che ho fatto e imparato
in trent’anni di lavoro, per dare impulso a quella
svolta radicale e necessaria, per convincere gli italiani
che un vero cambiamento è possibile. L’Italia ha bisogno
di fiducia e di speranza, che si ricostruiscono solo con il
coraggio della verità, ovvero senza nasconderci la gravità
della situazione e facendo leva sulla convinzione che
possiamo contare sulle nostre forze per voltare pagina.
Fiducia e speranza si ricostruiscono solo intorno a una
visione di Paese e a valori per i quali valga la pena impegnarsi.
La partecipazione a una nuova fase ha bisogno
di un progetto forte.
Il libro che state per leggere contiene un’analisi della
nostra crisi e delle sue cause, e un progetto organico per
venirne fuori. Qui troverete le radici e gli ideali attorno
ai quali lo stesso impegno e la stessa passione hanno fatto
nascere un nuovo movimento politico, che per ragioni che
saranno chiare fin dalle prime pagine ho voluto chiamare
Italia Unica.
Italia Unica è nata ufficialmente il 23 febbraio 2014,
nei giorni della rocambolesca genesi del governo guidato
da Matteo Renzi. Le soluzioni e le proposte contenute
nel mio discorso erano state offerte al Paese, e allo stesso
Renzi, per affrontare bene e presto il grande bisogno di
riforme. Quell’offerta è caduta nel vuoto. O meglio, alcune
cose sono state raccolte, come le misure per il terzo
settore, inserendole però in iniziative legislative timide
e ben infiocchettate da un’abile propaganda. L’Italia ha
bisogno di ben altro. Ed è giusto che quelle idee siano
oggi a disposizione di tutti, in questo libro, nella loro
forma più articolata, aperte al confronto e alla discussione.
Prima del 23 febbraio, il programma aveva preso
forma, in maniera graduale ma sempre più convinta,
grazie al lavoro di un gruppo di amici e di esperti. Dopo,
ho iniziato un lungo viaggio in Italia per raccontarlo,
confrontarmi e soprattutto ascoltare: nei primi settemila
chilometri (perché tanti altri ne percorreremo) sono stato
a Lucca, Pistoia, Genova, Grazzano Badoglio, la Val di
Susa, Torino, Novara, Como, Padova, Marghera, Cesena,
Forlì, Apecchio, Pesaro, Ascoli Piceno, Perugia, Assisi,
Napoli, Salerno, San Chirico Raparo, Calvello, Bernalda,
Matera, Molfetta, Barletta, Rutigliano, Grottaglie.
In sostanza l’Italia ha bisogno di uscire da una situazione di crisi economica che rischia di diventare come il 29’.
Biagio Gugliotta
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