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| WWF: Lettera aperta per il futuro dell’Oasi del Lago di Pignola |
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10/07/2025 | A quasi cinque anni dalla chiusura del Centro Visite dell’Oasi e Riserva Regionale del Lago di Pignola, il WWF torna a far sentire la propria voce con una lettera aperta rivolta alle istituzioni e alla cittadinanza. Quanto doveva rappresentare una sospensione temporanea delle attività per consentire lavori di riqualificazione si è trasformato, nel tempo, in un immobilismo preoccupante.
Nonostante le promesse, i fondi assegnati e le rassicurazioni ricevute, i lavori non sono mai iniziati, e l’area — riconosciuta come sito di rilevanza internazionale per la biodiversità — rimane inaccessibile, nel disappunto generale.
Con questa lettera, il WWF rinnova il proprio appello affinché si sblocchi finalmente una vicenda che rischia di compromettere un patrimonio naturale e culturale unico, e ribadisce la propria disponibilità a collaborare per la tutela e la valorizzazione dell’Oasi.
Di seguito riportiamo integralmente la lettera aperta del WWF:
Era il 26 novembre 2020 quando come WWF dovemmo chiudere il Centro Visite dell’Oasi e riserva
regionale del lago di Pignola su richiesta del Consorzio di Sviluppo Industriale della Provincia di
Potenza, proprietario della struttura. La motivazione è nota a chi ha seguito le vicende dell’Oasi degli
ultimi anni: importanti lavori di risistemazione del centro visita, dei capanni e dei camminamenti
dovevano essere realizzati a seguito di un progetto presentato dalla Provincia di Potenza grazie al
finanziamento della regione a valere sui fondi del PO-FESR 2014-2020.
La chiusura delle attività di visita e fruizione dell’Oasi al pubblico era effettivamente stata concordata
con l’obiettivo di ripartire a lavori ultimati per rilanciare l’area naturalistica riaprendola in piena
sintonia con gli enti 3territoriale competenti.
Sono passati quasi 5 anni, i lavori non sono nemmeno iniziati, la struttura del centro visita ha
continuato inesauribilmente a deteriorarsi ed i cancelli sono ancora chiusi, tra il disappunto dei
cittadini.
E ‘difficile dire di chi sia la responsabilità, certo che addentrarsi nei singoli passaggi di questa storia
ricorda un po' i labirintici percorsi del protagonista del Castello di Kafka in lotta con un impenetrabile
sistema burocratico. Il WWF, che ha comunque effettuato attività di sorveglianza, monitoraggio,
pulizia e cura all’interno dell’area, ha ripetutamente sollecitato in primis il Commissario dell’allora
Consorzio di Sviluppo Industriale, oggi APIBAS, Luigi Vergari, nel cercare soluzioni che potessero
permettere l’inizio dei lavori, complicati fondamentalmente dalle procedure scattate con la messa in
liquidazione del Consorzio stesso. Così come si è rivolto alla Regione Basilicata, per le sue
competenze, ma nonostante i ripetuti solleciti e le rassicurazioni ricevute, la situazione ad oggi è
ancora bloccata. Allo stato attuale delle cose la Regione Basilicata dovrebbe procedere all’acquisto
dell’area con le relative strutture, come da delibera di Giunta del 19.12.2024, non sappiamo se siano
sorti ulteriori difficoltà di carattere amministrativo. La Provincia di Potenza titolata, come già
accennato, ai lavori di ristrutturazione va elogiata pubblicamente per aver svolto compiutamente e con
attenzione tutti i passaggi di competenza.
come già accennato, ai lavori di ristrutturazione dal lato suo ha svolto tutti i passaggi di competenza.
L’Oasi e riserva regionale del Lago di Pignola dovrebbe essere una priorità nelle agende istituzionali:
si tratta di un’area protetta di incredibile valore naturalistico, riconosciuta anche area RAMS3AR,
zona umida di importanza internazionale, e Zona Speciale di Conservazione appartenente alla Reta
Natura 2000 della Unione Europea al cui interno sono state censite più di 150 specie di avifauna, oltre
che innumerevoli rettili, anfibi e mammiferi tra cui la rara lontra. Non solo, dal 1989, anno da cui il
WWF ha gestito l’area, migliaia di studenti e visitatori provenienti da tutta Italia ed oltre si sono
formati ed hanno potuto avvicinarsi alla natura in un contesto ambientale unico. Ed invece anche
quest’anno, mentre le 100 oasi del WWF si preparano ad aprire i cancelli per la consueta festa delle
oasi con belle ed interessanti iniziative, l’Oasi di Pignola rimarrà chiusa.
Non è più tollerabile allora che questa situazione possa trascinarsi ulteriormente. Il WWF rivolge
pertanto un appello a tutti i soggetti competenti ed in primis al Commissario Vergari ed all’Assessore
all’Ambiente della Regione Basilicata perché si possano iniziare senza più indugi i lavori di
ristrutturazione e l’area possa essere restituita alla cittadinanza. Tutto ciò anche per evitare ulteriori
danni alle strutture ed al patrimonio naturalistico che potrebbe anche far scattare sanzioni a livello
europeo essendo l’area componente della Rete natura 2000. A sollecitare la risoluzione della vicenda è
intervenuta più volte giustamente anche l’amministrazione comunale di Pignola a testimonianza di
come per il territorio la questione sia importante.
Come WWF rinnoviamo la nostra disponibilità per proseguire nelle attività di conservazione e
gestione dell’importante patrimonio naturalistico, con l’obiettivo di farne anche un fondamentale
volano di sviluppo del territorio in sintonia con gli enti locali.
Andrea Cerverizzo
Potenza 8 luglio 2025 Delegato Regionale Basilicata WWF Italia
Nicola Magnella
Organizza6zione Aggregata WWF Potenza e Aree
Interne |
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