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Contrasto alla dispersione scolastica, il 6 giugno a Matera l’evento conclusivo del progetto Officina dei talenti |
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5/06/2025 | Con il seminario conclusivo che si terrà il 6 giugno alle ore 10 a Matera, presso il Centro diurno polivalente per minori L’Infinito in via Cappuccini, cala il sipario su Officina dei talenti, progetto finanziato dall’Unione europea - Next Generation EU - Pnrr M5C3 - Investimento 1.3 - Interventi socio-educativi strutturati per combattere la povertà educativa nel Mezzogiorno a sostegno del Terzo Settore. L’iniziativa presenterà i risultati raggiunti in due anni di attività in cui Officina dei talenti ha promosso il benessere degli adolescenti materani con una serie di azioni e di percorsi specifici per contrastare dispersione e abbandono scolastico. Il progetto è stato sviluppato da un partenariato pubblico-privato che ha per capofila la cooperativa sociale Lilith ed è composto dalle cooperative On Line Service e Vertigo, dalla Lega Navale Italiana sezione Matera-Magna Grecia, dall’aps Materacqua, dall’Unione italiana sport per tutti Basilicata, da Legacoop Basilicata, da Comune e Provincia di Matera e da tre istituti scolastici materani, l’istituto comprensivo Pascoli e gli istituti di istruzione superiore Turi e Morra.
Sono più di cinquecento i ragazzi della fascia di età compresa dagli 11 ai 17 anni che sono stati coinvolti nelle attività di progetto, ben oltre l’obiettivo iniziale che era di 130 soggetti. Negli istituti partner si sono tenuti cinque laboratori innovativi per ciascuna annualità, rispettivamente sull’utilizzo consapevole di internet e sui pericoli della rete, sulla matematica approcciata in modo sperimentale, su coding e pensiero computazionale, sull’acqua come risorsa ed elemento centrale per generazione di conoscenza e socialità, sull’autoimprenditorialità, in modo da ampliare l’offerta formativa ordinaria e incidere così sulla motivazione e lo stimolo. Agli spazi in classe sono stati affiancati quella extrascolastici ed estivi, con i laboratori sullo sport come percorso educativo e sociale, il laboratorio emozionale “alla scoperta dei miei talenti”, quello su tecnologie e droni, infine il laboratorio dal titolo “Matera è acqua”. Sono state inoltre attivate le officine educative, ovvero dei centri di incontro per gli adolescenti e le loro famiglie, per un totale di 300 ore, in modo da potenziare le capacità genitoriali e rispondere a bisogni educativi specifici, dedicati in particolar modo ai soggetti più fragili. All’interno del progetto non è mancata la parte formativa specifica rivolta a docenti, educatori ed esperti del settore, per riconoscere bisogni dei minorenni adolescenti e potenziare le capacità relazionali nei loro confronti, apprendendo nel contempo nuove metodologie di intervento. Hanno completato il percorso formativo venti professionisti che hanno così conseguito l’attestato di operatore di comunità educante.
“Il progetto, grazie all’impegno di tutta la rete e, in particolare, alla preziosa collaborazione degli istituti scolastici partner, è andato al di là delle aspettative anche in termini di partecipazione”, commenta Katia Bellomo, presidente della cooperativa sociale Lilith e coordinatrice di Officina dei talenti. “Il riscontro dei ragazzi sulle attività progettuali è sicuramente positivo e, inoltre, gli interventi di ‘manutenzione sociale ed educativa’ hanno rappresentato una ricucitura delle problematiche emerse”. Nell’ambito di Officina dei talenti, è stato attivato nelle scuole uno sportello di orientamento e ascolto che è stato molto frequentato, con circa 1.500 accessi. “È emersa una grande richiesta di vicinanza, di comprensione da parte dei ragazzi, che soffrono troppo spesso, nonostante la giovane età, di disturbi d’ansia e hanno anche tendenzialmente difficoltà a riconoscere le proprie emozioni e a gestirle”. “Gli adolescenti con cui siamo entrati in contatto sono molto fragili – continua Bellomo – e subiscono una pressione eccessiva da parte dei genitori per il rendimento scolastico, che si traduce purtroppo nella mera aspettativa sulla votazione conseguita. Per questo bisogna continuare, insieme, a spingere sul potenziamento delle capacità genitoriali, ad aiutare i genitori stessi in un processo di maggiore responsabilizzazione nei confronti dei propri figli, a promuovere una rete di supporto a tutta la comunità educante che è a contatto con gli adolescenti”.
Dopo i saluti dei partner istituzionali e l’introduzione del presidente di Legacoop Basilicata Innocenzo Guidotti, Katia Bellomo relazionerà sull’andamento del progetto e sui risultati conseguiti. I rappresentanti del partenariato sociale racconteranno l’esperienza dei laboratori, delle officine educative, dello sportello di orientamento e delle altre azioni. Sull’ingaggio della comunità con il rafforzamento dei patti educativi per arginare la dispersione scolastica interverranno poi la psicopedagogista clinica e psicologa di comunità Rosalia Paradiso, il funzionario comunale EQ al Servizio politiche sociali Bruno Francione, le dirigenti scolastiche dell’IC Pascoli, Caterina Policaro, e dell’IIS Turi-Morra, Carmelina Gallipoli. Concluderanno l’iniziativa alcune testimonianze di ragazze e ragazzi che hanno partecipato alle attività del progetto. |
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