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| Scuola di Etnografia Audiovisuale: 132 candidature da tutto il mondo per raccontare San Costantino Albanese |
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7/05/2025 | Lanciato dall’editore Squilibri d’intesa con l’Università degli Studi di Milano all’interno del progetto “Il borgo dei suoni”, promosso dall’amministrazione comunale di San Costantino Albanese con il contributo della Regione Basilicata, il bando per la partecipazione alla Scuola Internazionale di Etnografia Audiovisuale si è chiuso con una risposta che ha largamente superato le più fervide attese: 132 le richieste provenienti da decine di paesi di tutto il mondo (Australia, Nepal, India, Indonesia, Sudafrica, Mali, Senegal, Burkina Faso, Angola, Egitto, Paraguay, Cile, Ecuador, Brasile, Iran, Stati Uniti, Germania, Olanda, Grecia, Spagna, Portogallo, Cipro, Inghilterra, Svezia, Finlandia), a riprova del largo interesse suscitato da una proposta che ha come ultimo obiettivo la realizzazione di prodotti audiovisivi e di installazioni multimediali su aspetti che riguardano la vita, la cultura e personaggi di S. Costantino Albanese, la cultura arbëresh, l'ambiente e il territorio: prodotti che saranno presentati alla fine del corso e che poi faranno parte delle strutture museali locali.
Un successo straordinario reso possibile anche dal parterre istituzionale che si è creato attorno al progetto per cui hanno attivamente collaborato alla sua realizzazione anche l’Università degli Studi di Cagliari e il Granada Center for Visual Anthropology dell’Università di Manchester. La selezione si è conclusa con la designazione dei 12 vincitori (6 italiani e 6 stranieri) che godranno di una residenza di due settimane nella cittadina arbereshe durante le quali potranno seguire le lezioni e i seminari degli otto esperti, tra i quali anche autentici luminari in materia come Pat Collins, pluripremiato regista, produttore e sceneggiatore irlandese, e l’americano Steven Feld, antropologo, regista, artista e performer sonoro di fama internazionale.
“Siamo molto contenti per questo risultato” ha dichiarato il sindaco di san Costantino Albanese, Renato Iannibelli, “perché porta la nostra comunità e la ricchezza delle sue tradizioni al centro di un’attenzione internazionale e di prestigiosa caratura culturale: sapremo accogliere, con la consueta ospitalità, studiosi e ricercatori, sicuro di ricevere da tutti loro materiali preziosi per una piena valorizzazione dei nostri patrimoni”.
Proseguono nel frattempo le altre iniziative del progetto “Il Borgo dei suoni” che, nel mese di maggio, prevede anche l’appuntamento con diversi gruppi tradizionali provenienti dai paesi arbëresh per le rappresentazioni della Vallja, la danza che rievoca gli antichi riti di primavera celebrando l'eroica figura di Skanderbeg e la sua lotta contro gli invasori ottomani, e la cerimonia finale del concorso rivolto a tutte le scuole della Basilicata, “Adotta un canto, scopri una tradizione”. Dopo una ricognizione preliminare sui fondi privati e pubblici esistenti e la messa a punto di una infrastruttura informatica, sono in pieno svolgimento anche i lavori per la costituzione dell’Archivio Sonoro Arbëresh che entrerà a far parte della Rete degli Archivi Sonori, promossa dall’associazione Altrosud d’intesa con il Ministero dei Beni Culturali. Nel mese di luglio, inoltre, saranno presentati al pubblico le prime iniziative editoriali con relativi supporti multimediali, relativi ad aspetti significativi delle tradizioni lucane e arbëresh in particolare, dalle registrazioni di De Martino ed Ernesto Carpitella ai pionieristici lavori di Nicola Scaldaferri, etnomusicologo dell’Università di Milano e da sempre interessato alle espressioni culturali del suo paese natale, vale a dire San Costantino Albanese.
Altre e più dettagliate notizie nei prossimi giorni con la pubblicazione del calendario delle iniziative per il 2025 a partire dalla seconda edizione del festival Suoni di Minoranza e dei connessi incontri tematici e molto altro ancora.
Il borgo dei suoni è un ambizioso progetto promosso dal Comune di San Costantino Albanese con il contributo della Regione Basilicata e d’intesa con numerosi partner come il Club Tenco, Altipiani eventi e turismo, il LEAV-Laboratorio di Etnografia Audiovisuale dell'Università di Milano, l’associazione Altrosud e la casa editrice Squilibri. |
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