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| A San Costantino Albanese la cultura arbereshe tra Appennino e Mediterraneo |
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30/10/2024 | Tra storia, tradizioni locali e valorizzazione del territorio, l’autunno di San Costantino Albanese si propone con un’offerta di eventi e cultura che guarda a rafforzare l’identità e le origini, a partire in particolare da quelle arbёreshe.
Su questa dimensione, l’Amministrazione Comunale è impegnata a costruire e rafforzare un legame tra il passato e il presente proponendo attività e occasioni orientate alla crescita culturale e sociale, che in queste settimane vedono la loro realizzazione.
Il prossimo 1 novembre sarà proprio una di queste giornate con varie attività per la comunità locale che, in collaborazione con Fondazione Appennino, animeranno il borgo del Pollino con un’offerta artistica e culturale che si inquadra in due particolari progetti in campo.
Alle 10 infatti, prende il via il laboratorio dei graffiti polistrato che fa parte del progetto “Un graffio che A.M.A.”, voluto dall’Amministrazione Comunale e finanziato dal Gal Cittadella del Sapere, con l’intento di valorizzare il patrimonio storico e culturale del territorio e che finora ha già portato alla realizzazione di due murales dedicati alla storia arbёreshe.
Un modo per diversificare l’offerta di arte pubblica e d’identità del borgo che con questo progetto mira a rendere permanente e fruibile il patrimonio locale e realizzare attività che possano lasciare opere per periodi più lunghi. In collaborazione con la Scuola del Graffito Polistrato di Montemurro, fondata 20 anni fa dall’artista Giuseppe Antonello Leone, si avvierà dunque la realizzazione di alcuni graffiti che rimarranno installati nel centro abitato e che evocano alla cultura arbёreshe locale e rafforzano la peculiarità del luogo.
La giornata proseguirà con l’avvio a San Costantino anche di un altro progetto dal titolo “A.M.A.”, che sta per “Appennino Mediterraneo Arberesh” e che si lega inevitabilmente all’altro progetto ma anche alle altre comunità arbёreshe, in quanto il progetto A.M.A. è realizzato con i comuni di San Paolo Albanese, che ne è capofila, e di Ginestra, e quest’anno giunge alla sua seconda edizione con il finanziamento della Regione Basilicata.
Un progetto che si pone il doppio obiettivo, anche in questo caso, di promuovere da un lato le peculiarità del patrimonio immateriale locale, e dall’altro di integrare questa identità storica in un contesto mediterraneo più ampio, un contesto che nei secoli è stato generatore di contaminazioni tra popoli ed oggi ha portato a caratteristiche culturali che le comunità locali intendono promuovere e valorizzare.
Contaminazioni anche in musica e con linguaggi diversi, come ad esempio la presenza dell’Euroband da Altamura, ensemble di street music che dalle 17.30 si esibirà nel centro abitato con un itinerario che unisce e lega i vari luoghi peculiari del paese. Alle 21.00, in piazza Unità d’Italia, sarà poi la volta del concerto dei Tammurriarè, le cui sonorità mediterranee della tradizione meridionale faranno da unione tra culture e stili.
“Lo sforzo progettuale che in questo periodo stiamo mettendo in campo – afferma il sindaco di San Costantino Albanese, Renato Iannibelli – è orientato a immaginare strumenti e modelli da sperimentare capaci di guardare con un occhio alle criticità che le aree interne e periferiche vivono e con l’altro allo straordinario patrimonio di cui sono custodi le nostre comunità, provando a collegarci con le dimensioni sociali che ci circondano. A questo aggiungiamo anche un’attenzione ai valori della contemporaneità, partendo proprio dai temi dell’identità locale, quella arbёreshe che ci contraddistingue e che oggi vede tutti noi impegnati a valorizzare e tutelare ma che, oltre cinque secoli fa, è stata proprio frutto di contaminazioni mediterranee di popoli diversi”. |
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