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ARCI S. Arcangelo: il 28 dicembre presentazione dei volumi di F. Festa e A. Bove |
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26/12/2023 | Giovedi 28 dicembre, alle ore 19.00 presso l’ARCI CSP di si Sant’Arcangelo, ci sarà la presentazione dei volumi “Gli autonomi – l’autonomia meridionale” di Francesco Festa e Antonio Bove. L’evento a cura dell’amministrazione comunale, oltre che di importante iniziativa culturale sarà particolarmente coinvolgente dato che, Francesco Festa, nativo proprio di Sant’Arcangelo, racconterà nella sua terra, circondato dagli amici e dagli affetti più cari, l’importante lavoro realizzato in questi anni, con uno sguardo rivolto al passato, al presente ma, anche al futuro del nostro meridione. Interverranno al dibattito quindi l'autore Francesco Festa, il Sindaco Salvatore La Grotta, il Capogruppo di maggioranza Nicola Cavallo, Ottorino Arbia e Ciccio Cirgliano dell’Arci Basilicata. Per entrare nel dettaglio e capire cosa aspettarci dall’incontro al quale viene invitata l’intera cittadinanza ecco un interessante racconto:
“Se non avessimo il Sud non avremmo preoccupazioni” è stata una frase ripetuta spesso, non solo fra politici della Prima repubblica (Dc e Pci, in particolare), cioè quelli degli anni ‘70 e ‘80, ma anche fra i lavoratori meridionali emigrati nelle città del Nord. Emigrati che hanno permesso lo sviluppo economico di quelle regioni, che d’estate tornavano nostalgicamente ai paesi del Sud e ripetevano la cantilena: “qui, non cambierà mai nulla”. In realtà era un altro modo di dire, “Cristo si è fermato a Eboli” o non c’è futuro per le nostre terre d’origine.
La visione di un Sud “arretrato” è sempre stata una mistificazione a uso e consumo della classe politica così come delle narrazioni dominanti e massmediatiche, contro la quale, però, si è scagliata la rivolta dei movimenti sociali che si è affacciata sul campo di battaglia della politica lungo gli anni ‘70 e ‘80, i cui risvolti talvolta sporadici si sono avuti anche nei decenni a seguire.
Le lotte sociali, fuori dalle grandi città, si sono sviluppate in quegli anni nei piccoli centri arroccati sull’Appennino, lungo le coste, nelle campagne, teatro di scontri che prendevano il testimone da quei conflitti divampati in tutto il Meridione a partire dalla fine della seconda guerra mondiale, attraverso i quali il proletariato meridionale aveva conosciuto idee e linguaggi della politica, insieme alla violenza dello Stato repubblicano.
I tre libri sull’Autonomia meridionale curati da Francesco Festa e Antonio Bove, pubblicati dalla casa editrice Derive Approdi, raccontano proprio quelle esperienze e quei movimenti nel Meridione. E affrontano temi storici assai poco studiati: raccolgono testimonianze dirette in cui si mostrano paesi e province assai poco sonnacchiose o sottoposte all’egemonia elettorale di politici di governo, che fossero democristiani o comunisti. Sono libri che parlano di più stagioni politiche intense, che non erano di certo un pallido riflesso di quanto accadeva nel Nord del Paese e che si sono diffuse in maniera capillare nelle province della Calabria, della Puglia, della Basilicata e in Sicilia. Esperienze, lotte e idee raccolte per la prima volta in questi tre volumi attraverso la pluralità delle voci dei protagonisti di quelle vicende. In particolar modo, nella Basilicata si ripercorrono le lotte contro il nucleare alla Trisaia di Rotondella, antecedenti delle mobilitazioni del 2003 contro l’insediamento delle scorie radioattive a Scanzano Jonico; oppure le mobilitazioni per la casa, per i trasporti e per il reddito nel potentino.
Carlino La Grotta
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