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Nasce associazione culturale a Farneta |
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22/08/2023 | ''Intra colline e piani al piè del monte, cheta, e dal frastuon lontana s'erge Farneta. [...]'' Una poesia del giornalista, poeta, saggista Domenico Licursi, tra le più belle figure di cittadini impegnati nel sociale, nella politica, nella cultura arbëreshë d’Italia. Così pennellava con le parole e lo scritto la più piccola comunità di albanesi del nostro Paese, frazione di Castroregio, in provincia di Cosenza, a cavallo tra Oriolo e Alessandria del Carretto, in Calabria, e Cersosimo e San Paolo Albanese nella nostra Regione. Un paese incorniciato da Farnie e macchia mediterranea, mentre il monte Rotondella, più di mille metri, da sempre lo custodisce e lo protegge con il suo eterno soffio d’aria leggera, mentre fresche e dolci le acque della quattro fontane che da secoli dissetano donne e uomini del villaggio: Kroi Marsit, Priftit, Tufit e Posht. Le povere abitazioni fatte di pietre ben assestate una su l’altra da mani robuste e sapienti testimoniano la forza di una comunità mai doma, scrigno e custode della lingua, delle tradizioni, dei costumi, del suo rito greco-bizantino, un filo lungo e forte che porta lontano, oltre le colline e il mare Ionio ad incontrare ancora oggi la terra d’Albania dove tutto ebbe inizio. Da pochi giorni, questo spirito indomito e resiliente e testimoniato da un’associazione, gli attori ragazzi del posto che si sono messi in gioco e cercano di costruire e progettare con l’aiuto di tutti un futuro possibile nella terra dei loro avi. L’ Eparchia di Lungro, Chiesa bizantina cattolica, con l’Eparca Donato Oliverio e i Papàs Sergio Straface e Basilio Rosco hanno messo a disposizione dei ragazzi alcuni locali della parrocchia di recente restaurata, oltre ad aver garantito la presenza e la vicinanza il giorno dell’inaugurazione. I soci hanno voluto aprire un circolo e un bar come luogo di servizio e di incontri, dove si cerca di guardare avanti con fiducia. L’associazione culturale “Terra Nostra”, “Dheu Ine”, è presieduta da Salvatore Francomano, poi, tra i protagonisti di questo viaggio troviamo, Valentina Guarino, Maria Camodeca, Aurora Francomano, Loredana Chiaromonte, Martina Licursi e Pietro Corrado. Il gruppo di giovani punta alla riscoperta della cultura, delle tradizioni, conservare nel migliore dei modi quella che è la memoria storica di Farneta. “Cercheremo di studiare e approfondire i costumi tradizionali, organizzeremo momenti di incontro e confronto sul passato e sul futuro possibile della nostra piccola comunità, senza tralasciare la lingua dei nostri padri”. Queste sono le parole di Salvatore: negli occhi la luce di chi vuole mettersi in gioco, un sorriso largo, la fronte ampia, serio e misurato, consapevole del cammino iniziato. “Abbiamo in mente – continua ancora - una serie di iniziative, cercheremo di confrontarci e di aprire tavoli importanti con l’amministrazione comunale e tutte quelle istituzioni in grado di progettare attività e sviluppo per il nostro territorio. Una sfida all’apparenza difficile, ma che abbiamo accettato senza pensarci tanto. I desideri sono molti, come creare opportunità di lavoro, gli strumenti oggi ci sono anche per un piccolo paese come il nostro, siamo consapevoli che il cammino ci porterà ad incontrare non pochi ostacoli, ma noi ci vogliamo provare, mettendoci tutta la forza della nostra storia, il cuore e l’amore grande che proviamo da sempre per la nostra gente e per la nostra terra”.
Vincenzo Diego |
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