|
Addio a ''nonna Lucia'', che ebbe la forza di restituire la pace alla nipotina dopo la frana di Senise |
---|
30/07/2023 | I capelli neri neri diventano bianchi e si accorciano perché ‘’così è più semplice averne cura’’. Così come i riccioli d’oro ribelli di una bimba bellissima con gli occhi chiari come il mare diventano lunghi e, magari, ‘’preferisco averli lisci, perché mi piacciono così’’.
Perchè si cambia e si cresce.
Due donne, tante vite dentro. Lucia e Lucia.
La prima aveva la sua missione nel cognome: Pace. E forse è riuscita a trovare e a donare la pace stringendo forte forte quella manina ferita dell’altra Lucia, che a 4 anni ha visto letteralmente il mondo crollarle addosso.
Lucia Pace se n’è andata. Aveva 86 anni. E’ stata una delle madri, delle nonne, delle donne senza più lacrime da versare dell’alba tragica di collina Timpone. Se n’è andata a pochi giorni dal 37esimo anniversario, in quello stesso mese di luglio che, dal 1986 in poi, siamo sicuri, non rappresentò più estate, sole, mare, gioia.

Quella mattina sotto le macerie del Timpone la signora Lucia vide svanire la vita: suo figlio Giuseppe, sua nuora Elena e la sua nipotina Francesca nata appena 32 giorni prima. Lei, forte da sempre, rimasta senza mamma a 9 anni e senza marito a 37, madre sola per 4 figli, ai piedi di quella collina ebbe un cedimento. ‘’Non posso andare avanti, non so se ce la farò’’ disse. Poi, all’improvviso, la speranza: la nipotina Lucia, di 4 anni, la primogenita di Giuseppe ed Elena, era viva miracolosamente.
Lucia e Lucia: diventarono luce di vita l’una per l’altra.
‘’Lei è stata la mia guida,il mio scudo- racconta la nipote- mi ha sempre protetta e mi ha lasciato in eredità i suoi valori. Mi ha insegnato tutto’’.
Così fu, per anni.
Oggi se ne va una delle donne più forti, tenaci di Senise. Se ne va quella roccia che volle non soccombere sotto il peso di quelle macerie, da cui alimentò speranza, amore, il respiro immortale della vita che continua.
Mariapaola Vergallito
|
| | |
archivio
E NEWS
|
WEB TV
|