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In viaggio verso Farneta, francesi, natura e amici a 4 zampe |
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4/06/2023 | Prima domenica di giugno, decido di mettere in moto la macchina e avviarmi verso Farneta, in provincia di Cosenza, ai confini con la nostra Regione, dove oggi si festeggia la “Madonna del Ceraso”. La processione, lunga, parte dal paese sino a raggiungere la Ss 481, la “strada delle ginestre” che collega la Lucania alla Calabria. Salendo verso la piccola località di origine arbëreshë, in una delle tante curve piacevoli, del resto, incontro davanti a una masseria, al ciglio della strada, nel territorio di Cersosimo, un signore con un bustone in mano, circondato da cani. Mi fermo incuriosito, una scena non consueta, anche perché a pochi metri un camper con targa francese, con una signora a bordo, mi fa capire che sono turisti di passaggio. Mi presento, gli chiedo di poter scattare qualche foto, e poi qualche battuta sui cani. Il signore, cittadino francese, di Parigi, mi descrive tutta la sua ammirazione per il posto: tanto verde, foreste, casolari, fiori, prati. Un continuo tessere le lodi per un posto “magnifiques”, “ mervelleux”: magnifico, meraviglioso. Poi l’amore per gli animali, i cani, uno sempre con loro in viaggio nel camper. Perché si è fermato, gli chiedo. “ Amiamo gli animali, la natura incontaminata, poi abbiamo visto questi cani bellissimi, ho sempre qualcosa da far mangiare al mio cucciolo, niente di che, sono sceso per accarezzarli, giocare un po’ con loro e poi gli ho regalato un poco di piacere, almeno lo spero”. Concludo la breve chiacchierata chiedendo la prossima destinazione: “ Verso il Pollino e poi il mare e Matera. Stiamo risalendo la Calabria, tra borgate marine e piccoli paesi pittoreschi. Un sorriso largo il suo, come quello della donna, un sorriso al mondo e alla natura. Poi aggiunge:” Peccato che da noi si parli solo delle località più importanti e conosciute del vostro bel Paese, c’è tanto invece da scoprire, tanti altri posti da visitare, forse è così anche da voi, si parla delle città francesi e di luoghi famosi, ma anche da noi ci sono posti piccoli che meriterebbero altre vetrine, ma così va il mondo, dice sorridendo e alzando le spalle. Poi riprende a giocare con i cani, mentre la busta man mano si svuota. Io li ringrazio, e mi avvio verso l’auto, lui risponde “ C’est la vie, au revoir mon ami”. Arrivederci, rispondo anch’io e buone vacanze ancora, amici francesi. Saluto la signora, che sorride compiaciuta, prima di salire in auto. Metto in moto, riparto, ma l’occhio mi va sullo specchietto retrovisore e ancora vedo i cani giocare con la coppia francese, tra la masseria e i mille colori di giugno.
Vincenzo Diego
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