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‘La ciclovia dei Boschi sacri’: guida per conoscere la bellezze lucane in bici

8/01/2022

“Pedalare per conoscere e apprezzare i luoghi autentici e fuori dai circuiti turistici tradizionali di una terra tanto silenziosa quanto ricca di fascino: la Basilicata, una regione che per gli appassionati di cicloturismo serba percorsi autentici e ricchi di storia”.
‘Basilicata Bikeways. La ciclovia dei Boschi sacri, da Pescopagano a Castrovillari’ guiderà gli appassionati di ciclismo in questa terra dal cuore montuoso, attraverso due parchi nazionali e 28 borghi (26 in Basilicata, 2 in Calabria), lungo una rete di strade e stradine, esplorando luoghi e scoprendo comunità e tradizioni, in un continuo saliscendi emozionale che rispetta fedelmente l’orografia della regione. Un territorio ideale per chi ha scelto le due ruote, attraversato da strade provinciali e statali poco trafficate, tra mare e montagne, boschi e colline, campi coltivati e un cielo di un azzurro infinito.
Questa guida - primo volume della collana “Le Tartarughine” di Typimedia Editore - è uno strumento indispensabile sia per i cicloturisti che guardano alla Basilicata, sia per i lucani che hanno voglia di stupirsi ancora per le bellezze della propria terra.
Il lavoro deriva dall’impegno di un gruppo di appassionati della Federazione italiana ambiente e bicicletta (Fiab) di Potenza, attiva dal 2015, che promuove anche l’utilizzo della bicicletta.

“Ci occupiamo di tutto quanto sia correlato all’uso della bici - ci spiega Simon Laurenzana, uno degli autori - sia come mezzo di trasporto quotidiano che di esplorazione e visita del territorio, come cicloturismo. Negli anni, in prima persona, abbiamo fatto viaggi che ci hanno indotti a scrivere questa prima guida in quanto alla casa editrice è piaciuta la nostra visione del territorio e siamo già al lavoro per la seconda. Noi descriviamo percorsi a lungo raggio e, nella fattispecie, abbiamo intitolato la guida ‘La ciclovia dei Boschi sacri’ per individuare un tracciato che attraversi la Basilicata da nord a sud, quindi tutta la dorsale appenninica".
La differenza tra ciclovia e pista ciclabile risiede nella lunghezza del tragitto: poiché, la prima, fa riferimento ad una lunga percorrenza su strade adatte alle biciclette.
“Nel tratto fino a Rotonda abbiamo percorso anche la pista ciclabile da Lagonegro sul vecchio percorso ferroviario e per la quale abbiamo spinto affinché venisse realizzata - ha aggiunto Laurenzana - ma devo dire che, in Basilicata, non ci sono ciclovie ufficiali supportate da materiale cartografico o informativo e, nel nostro caso, abbiamo descritto un percorso che abbiamo creato e che si snoda, per la maggior parte, su strade poco trafficate. La nostra Regione sarebbe perfetta per delle ciclovie, soprattutto per il graduale abbandono di tante strade interne, anche provinciali. sostituite da quelle a scorrimento veloce. Inoltre, chiaramente, sarebbe meraviglioso integrare questi percorsi con infrastrutture che derivino dal recupero di tracciati ferroviari dismessi, come avvenuto tra Lagonegro e Rotonda, tenendo sempre presente la dovuta manutenzione. Peccato che in Basilicata siamo messi maluccio da questo punto di vista, poiché per risparmiare sulla manutenzione si chiude alla due ruote. Ma noi, solo nella provincia di Potenza, abbiamo 2600 km di strade provinciali ormai pressoché rimaste deserte e che potrebbero essere sfruttate come ciclovie senza nemmeno bisogno di ulteriori infrastrutture. Spero che le cose migliorino perché abbiamo tantissima richiesta poiché sono sempre di più coloro che, dai grandi agglomerati urbani, raggiungono la Basilicata in bicicletta che rappresenta una sorta di meta esotica, quasi deserta. E questo riveste un fascino ineguagliabile. Parlo per esperienza, e non per campanilismo, quando dico che, come attrattiva da questo punto di vista, la Basilicata ha davvero una marcia in più per la mancanza di traffico, per i paesaggi meravigliosi e perché è veramente una terra autentica".

Sono 10 le tappe che vengono toccate, lungo un tracciato di 450 km diviso, con curiosità, consigli e approfondimenti tecnici. Si pedalerà da Muro Lucano fino a Potenza; da Marsicovetere ai celebri parchi, quello Nazionale dell’Appennino Lucano, Val d’Agri Lagonegrese e quello del Pollino. E poi, ancora, verranno valicati il Monte Alpi e il Monte Raparo e percorsa la ciclabile sulla ex ferrovia Lagonegro-Rotonda. Verrà visitato il parco archeologico di Grumentum ed i borghi di Viggianello e Morano Calabro.
Il lavoro ha suscitato subito l’interesse di diversi comuni - Potenza, Castelsaraceno, Bella, Rotonda, Nemoli, San Severino Lucano e Rivello - che hanno supportato il progetto che è stato curato da tre lucani doc: Manuela Lapenta, presidente Fiab Potenza, Simon Laurenzana (testi), Gerardo Smaldone (grafiche) e con le foto di Salvatore Laurenzana - che hanno fatto della bici un mezzo non solo di trasporto, ma anche di crescita e rivoluzione sociale. Questa guida è uno strumento indispensabile sia per i cicloturisti che guardano alla Basilicata, sia per i lucani che hanno voglia di stupirsi ancora per le bellezze della propria terra.
https://ciclostilepotenza.wordpress.com/2021/10/19/basilicata-bikeways-la-ciclovia-dei-boschi-sacri-il-primo-volume-della-nostra-guida-cicloturistica-tra-le-strade-della-nostra-terra-sara-presto-in-libreria/

Gianfranco Aurilio
Lasiritide.it



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