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Al via l’iniziativa “Custodia del territorio” |
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17/10/2012 | Il consumo di suolo è fenomeno largamente diffuso. Da qui il workshop che si è svolto a Potenza nell’Aula Amatucci del Campus di Macchia Romana dal titolo“Suolo bene comune: La custodia del territorio come strumento di tutela”, nell’ambito del progetto “Madre foresta” promosso dall’OAS Osservatorio Ambiente e Legalità, dal CEAS “Il Vecchio Faggio” di Sasso di Castalda, dal CEAS “Basilicata 1799” e dall’ OAS “Università delle Terza Età” insieme al Corpo forestale dello Stato e sostenuto dal programma Epos 2010 – 2013 per l’Educazione e la promozione della sostenibilità ambientale e finanziato dal Po Fesr 2007 – 2013. All’incontro hanno partecipato Marco De Biasi Presidente Legambiente Basilicata, Beniamino Murgante Università degli Studi di Basilicata, Marzio Marzorati Responsabile Campagna - Legambiente Lombardia La Custodia del Territorio, Donato Distefano Presidente CIA Basilicata e Saverio Dalessandro, Presidente Coldiretti Potenza. Secondo i dati elaborati dal CRCS (Centro di Ricerca sui Consumi del Suolo) istituito da Legambiente e INU, la superficie edificata In Italia è pari al 7,6 % del territorio nazionale, un valore che, rapportato ad una superficie "utile" a costruire aumenta fino ad un allarmante 16%, soprattutto se si considera che tale superficie, prudenzialmente stimata in 2,4 milioni di ettari, è pari a quella di due regioni come Puglia e Molise. Per ciò che concerne la nostra regione – si legge nella nota diffusa dagli organizzatori della manifestazione si registra il più alto tasso d’incremento di consumo di suolo (19%) e la provincia di Matera su scala provinciale è la più attiva con il 29% di incremento seguita da Foggia (28%). Legambiente Basilicata, sulla scia di quanto accaduto in regioni pilota come la Lombardia, mette in campo l’iniziativa “Custodia del territorio”, un vero e proprio contratto con Legambiente, per essere protagonisti di un’azione concreta di cura e manutenzione del territorio. Possono diventare custodi privati cittadini, aziende, associazioni, i comuni e gli enti pubblici. Per essere custodi bisogna necessariamente essere proprietari di un terreno, compilare una scheda di custodia e sottoscrivere una lettera di adesione a “Custodia del territorio”. |
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