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| Nell’Unibas incontro con il Direttore della Direzione Investigativa Antimafia | 
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 26/10/2019 |   In occasione dell’incontro “Educazione alla legalità: la mafia teme più la scuola o la giustizia?” – organizzato dall’Unibas in collaborazione con la DIA, che si svolgerà martedì 29 ottobre a Potenza, nell’aula magna del Rione Francioso (ore 11) - il Direttore della Direzione Investigativa Antimafia, Gen. Giuseppe Governale, parlerà agli studenti potentini per discutere del problema, esistente da lungo tempo, e delle conseguenze della criminalità organizzata. “Può la scuola, attraverso la formazione di giovani responsabili, leali, artefici del proprio destino rappresentare una valida barriera per l’avanzare della mafia oppure è il solo potere giudiziario lo strumento che la mafia teme maggiormente?” è la domanda emersa negli ultimi anni, e l’obiettivo dell’incontro sarà quindi l’informazione ed educazione alla legalità dei giovani che potranno rappresentare i possibili “anticorpi” in grado di contrastare la “cultura mafiosa”.
 La mafia è spesso definita una “piaga sociale” per frasi fatte, o come un fenomeno distante ma, al contrario, ‘dove c’è società civile, c’è mafia’ e, di conseguenza, è un problema che riguarda ognuno di noi, in quanto cittadini”. Il Direttore illustrerà le origini e le evoluzioni di Cosa Nostra mostrando “quanto tutt’oggi sia una fenomenologia particolarmente rilevante e in costante espansione”.
 Dai dati statistici emerge una sempre maggiore adesione da parte dei giovani alle organizzazioni mafiose che agiscono soprattutto dove c’è crisi, omertà e disinformazione, servendosi di diversi mezzi, l’ultimo dei quali è la violenza. Raccontando diversi episodi di cronaca, Governale mostrerà come “quest’ultima sia stata esercitata in passato a fasi alterne e come invece oggi le armi mafiose siano più silenziose ma non meno pericolose”. Nel corso della relazione, il Generale si soffermerà su alcuni punti di riflessione riportando e commentando anche interventi di noti uomini politici del passato e vittime di mafia.
 "La conferenza – ha detto la Rettrice dell’Unibas, Aurelia Sole - si inserisce in un percorso di condivisione, con le istituzioni, di iniziative per la promozione della legalità. In tutti i campi che possono sfociare in comportamenti illegali, abbiamo messo in campo percorsi di formazione specifici, e collaborazioni con le istituzioni e le associazioni lucane e nazionali. La scuola, e più in generale la cultura, rappresentano un presidio di democrazia e, con la preziosa collaborazione delle Forze dell’ordine, sono un ostacolo concreto al dilagare delle mafie e della corruzione”.
 "Tra le missioni strategiche degli atenei, e il nostro non si è mai sottratto a tale compito, assume particolare rilevanza – ha spiegato il Prorettore al Public Engagement dell'Università della Basilicata, Nicola Cavallo - il coinvolgimento del pubblico e, al suo interno, anche gli studenti, futuri cittadini. E', quindi, di grande interesse, su argomenti così importanti per lo sviluppo della società, sia mostrare gli aspetti dei fenomeni malavitosi organizzati che avviare un serio percorso culturale prima ancora che educativo".
 
 
 
 Giuseppe Governale, nato a Palermo nel 1959, è un generale dell’Arma dei carabinieri, già comandante del ROS e attualmente Direttore della DIA.
 Ha frequentato il 160º Corso dell’Accademia militare di Modena, nel biennio 1978-1980 e, promosso a sottotenente, la Scuola Ufficiali Carabinieri di Roma, dal 1980 al 1982. Concluso il ciclo addestrativo, ha comandato un plotone allievi presso la Scuola Allievi di Roma, poi incarichi operativi e di comando a Roma, Napoli, Livorno e Milano; tra il 1993 e il 1994 frequenta l'8º Corso di Istituto, per poi essere assegnato al Comando Generale dell'Arma. Nel 1996-97 frequenta il 119º Corso Superiore di Stato Maggiore, per poi tornare al Comando Generale, dove ricoprire vari incarichi. Nel 2001 diviene Comandante Provinciale dei Carabinieri di Modena, poi assegnato alla Scuola Ufficiali e al Comando Operativo Interforze dello Stato Maggiore della Difesa. Dal 2007 al 2010 è comandante provinciale di Catania, dal 2013 al 2015, promosso a generale di Brigata, comanda la Legione Carabinieri Sicilia. Dal 2015 ha comandato il Raggruppamento Operativo Speciale, incarico di gran prestigio, ottenendo importanti risultati nella lotta alla criminalità organizzata e al terrorismo. Dal 2017 è Direttore della Direzione Investigativa Antimafia, con il grado di generale di Divisione.
 
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