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| A Guardia Perticara la presentazione del nuovo libro di Antonio Sanchirico |
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31/10/2018 | Dopo un lungo periodo di studio e di approfondimenti sulla tradizione medico-sanitaria del Regno di Napoli e della Basilicata del XIX secolo, ma altresì sui personaggi illustri che la animarono lasciando ai posteri un grande esempio di scienza e di umanità, vede la luce il nuovo libro di Antonio Sanchirico “Prospero Guidone e la Medicina a Napoli e in Basilicata dopo l’Unità d’Italia”. Edita dalla Di Buono Edizioni, corredata dalla ristampa anastatica dell’opera “Profili dei grandi chirurghi lucani del secolo XIX” e da un saggio storico del cultore di Storia della Medicina, Luigi Luccioni, l’evento di presentazione si svolgerà il prossimo 3 novembre, alle 17, nella Sala Consiliare del Comune di Guardia Perticara.
La scelta del borgo lucano non è casuale. Prospero Guidone, grande medico molto noto a Napoli e in Italia nei primi decenni del secolo scorso per le sue innovative tecniche chirurgiche – dal suo cognome deriva la denominazione dello strumento per la sutura al cuore ‘Pinza Guidone’ - era nato infatti a Guardia Perticara, paese che lasciò in giovane età per completare gli studi nella città partenopea, dove si affermò come medico e come uomo politico.
La sua personalità è motivo di orgoglio per tutti i lucani. In un ambiente in cui, infatti, ancora prevalevano i medici della prima generazione post-unitaria, formatisi alla scuola di Salvatore Tommasi, Arnaldo Cantani, Jakob Moleschott e Antonio Cardarelli – protagonisti di una sorta di “neopositivismo meridionale” –, forte anche degli insegnamenti dei conterranei Giovanni Paladino e Tommaso Senise, Guidone riuscirà ad affermarsi come medico-chirurgo, aprendo la strada a nuove frontiere nel campo della chirurgia d’urgenza.
La vita e l’opera di Prospero Guidone – medico chirurgo, giornalista, parlamentare, la ricostruzione dell’evoluzione del suo pensiero medico-scientifico nella Napoli dalla seconda metà dell’Ottocento ai primi decenni del Novecento, costituiscono il nucleo centrale del saggio storico. Dalla narrazione si delinea il clima ed il paesaggio culturale e storico di una Napoli che si preparava a trasformarsi in capitale italiana ed europea, e nel contempo si apre lo scenario della Basilicata di quei tempi, tra luci ed ombre, in cui uomini come Guidone hanno onorato la Medicina e la nostra terra.
L’opera di Antonio Sanchirico contiene la descrizione di questo straordinario e per certi versi irripetibile “clima medico scientifico” e l’opera di tanti illustri clinici, di valore anche internazionale che vollero Prospero Guidone al loro fianco, aiuta a capire lo spessore culturale ma anche morale di questo straordinario figlio della Basilicata, di cui difese altresì il diritto di avere migliori condizioni di vita e di lavoro.
L’evento del 3 novembre, si inserisce nel più ampio progetto di valorizzazione della storia delle arti mediche in Basilicata e del prossimo allestimento di un Museo delle Arti Sanitarie intitolato a ‘Mazziotti-Guidone’ - entrambi medici oriundi di Guardia Perticara - negli spazi dello storico Palazzo Montano. L’iniziativa voluta dall’Amministrazione comunale, è stata organizzata in collaborazione con l’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della Provincia di Potenza e con il Museo dell’Emigrazione Lucana. La ricerca storica sul medico Guidone rientra, infatti, nelle finalità del Museo dell’Emigrazione Lucana dove verrà depositata una copia dell’opera di Sanchirico.
L’iniziativa sarà anche l’occasione per presentare i primi risultati degli studi su un altro personaggio illustre nativo del borgo lucano, Frank Giorgio. Emigrato in età infantile nello Stato di New York riuscì a salire ai vertici delle istituzioni americane in qualità di senatore e giudice della Corte Suprema.
Interverranno alla presentazione, Angelo Mastronardi, sindaco del Comune di Guardia Perticara, Luigi Scaglione, direttore del Museo dell’Emigrazione Lucana, Rocco Paternò, presidente dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della Provincia di Potenza, Nicola Lisanti, storico, Luigi Luccioni, cultore di Storia della Medicina, Anna Teresa Lapenta, antropologa. Le conclusioni sono state affidate all'On. Vito De Filippo, da sempre appassionato e attento conoscitore della storia della sua terra di origine.
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