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Il giovane attore rotondese Giuseppe Pandolfi si divide tra moda e teatro |
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1/06/2018 | Abbiamo conosciuto Giuseppe Pandolfi lo scorso anno, quando il 21enne attore rotondese era stato protagonista di una puntata de ‘A torto o a ragione? Il verdetto finale’, un programma di Rai Uno che andava in onda nella fascia pomeridiana. Giuseppe, che ricordiamo ha frequentato l’Actor’s Planet di Rossella Izzo, è reduce da uno spettacolo teatrale al ‘Teatro Viganò’ di Roma, dal titolo ‘Permette questo ballo?’, per la regia di Enio Drovandi, noto per aver interpretato il film ‘Sapore di Mare’, ed ‘I ragazzi della 3^ C’. “È stata una bella esperienza che credo avrà un sequel di cui dovrei far parte”, ci ha detto.
Da poco Giuseppe ha anche intrapreso un nuovo progetto nel campo della moda, principalmente per l’e - commerce. “Con Lorella, la mia fidanzata, abbiamo creato una linea di abbigliamento”. Il marchio è stato già depositato. “Si chiama ‘Johara’ e in arabo indica qualcosa di prezioso. E da mercoledì prossimo saranno attivi anche il sito e i profili Facebook e Instagram”. Gli stessi Giuseppe e Lorella hanno posato come modelli per il lancio della collezione.
In cantiere anche un cortometraggio da girare a Rotonda questa estate: “Nerulum la storia dei Sanseverino”. “Mi piacerebbe raccontare la storia dei Principi di Sanseverino – ci ha spiegato il giovane artista lucano –, per l’importanza e l’influenza che hanno avuto su tutto il nostro territorio”. “L’ho già pensato e scritto ma da solo non posso realizzarlo. Ad esempio ho in mente di raccontare anche il passaggio di Garibaldi, per cui mi serve chi possa somigliare all’eroe dei due mondi. Insomma, ho bisogno di chiunque fosse disposto ad aiutarmi”. Le scene verranno girate in un modo particolare: senza usare materiale cinematografico. “In realtà diciamo che sarà un mediometraggio, nel senso che durerà una mezz’oretta, e verrà girato tutto con il telefonino. Questo ci permetterà di capire anche come il progresso potrà condizionare il nostro mestiere, che a mio avviso in futuro verrà messo a dura prova proprio dalla tecnologia perché se tutto può essere creato in modo artificiale, significa che ci sarà sempre meno bisogno di attori”. “Ho già parlato con qualcuno – ha aggiunto – che mi ha detto che è una buona idea e se funziona potrebbe anche essere proposta in qualche festival, proprio per il modo particolare grazie al quale è stata realizzata”. Giuseppe, durante la scorsa estate, aveva già portato in scena uno spettacolo a Rotonda: ‘Basilicata abroad’, su come venga vista la Basilicata dal di fuori. “In quella occasione ho avuto un bel riscontro di pubblico e ne sono stato felice. Mi piacerebbe che questa mia nuova iniziativa venisse apprezzata nella stessa maniera, ma ribadisco che spero nell’appoggio degli altri. Sarà la mia prima esperienza da film maker e mi auguro che non sia l’ultima. Vorrei ripropormi in queste vesti, magari ancora con sullo sfondo le nostre magnifiche zone”. “Staremo a vedere – ha concluso –, però confido di trovare chi possa darmi una mano. Anche perché, per quello che ho in mente, è indispensabile affidarmi a chi, come me, è di quelle parti”.
Gianfranco Aurilio
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