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TDR: Lazio campione di Italia per Juniores e Allievi.Giovanissi vince il Veneto

1/04/2013



Ha vinto la forza dei nervi distesi, ha vinto il Lazio di Giannichedda che passo dopo passo con il profilo basso è avanzato arrivando a questa finale con estrema lucidità. Questo non vuol dire che la Lombardia fosse meno motivata ma forse la ferita della finale persa nella scorsa edizione era ancora aperta. Mentre il Lazio non vinceva la categoria regina dal '96. E l'ha fatto nel modo migliore, portandosi dietro gli Allievi della scorsa edizioni tutti classe '95, tutti sotto età, un bel segnale di lungimiranza calcistica. E' stato chiaro fin dai primi minuti come il Lazio fosse il vero padrone del gioco mentre i lombardi avevano le idee poco chiare. Il gol di Gelonese al 20' ha subito indirizzato una gara che poteva chiudersi cinque minuti dopo se Passoni non avesse sfoggiato una deviazione miracolosa sulla traversa neutralizzando un fendente dalla distanza. La Lombardia non ha reagito o meglio ha tentato di farlo senza trovare una trama fluida. C'è voluto un eurogol di Passoni da oltre venti metri per pareggiare i conti, la botta dalla distanza del talento lombardo si è insaccata sotto la traversa. Ma è stato solo un lampo, il Lazio ha continuato a macinare gioco, la Lombardia ha iniziato una girandola di cambi e al quarto d'ora della ripresa Attili ha riportato avanti i suoi con il guizzo del rapace d'area di rigore. Per il forte attaccante è il sesto gol nel Torneo. Il resto della gara è stato controllato agevolmente dal Lazio che ha anche sfiorato il terzo gol. Alla fine del match è esplosa la gioia del Lazio che ha centrato per la sesta volta il titolo mentre la squadra di Milanesi deve accontentarsi della piazza d'onore per il secondo anno consecutivo.




LA GARA - La vittoria della continuità. Il Lazio batte 2-1 la Lombardia e conquista il 52° Torneo delle Regioni nella categoria Juniores. La Rappresentativa di Giuliano Giannichedda succede sì all'Umbria nella categoria, ma l'ex centrocampista di Udinese e Juventus era alla guida della selezione Allievi che ha vinto la scorsa edizione. E il gruppo plasmato da due anni ha fatto la differenza nelle fasi eliminatorie e in quelle finali. Continua la maledizione per la Lombardia che per la seconda volta di fila non riesce ad agguantare il titolo dopo aver conquistato la finale. Il forte vento sul campo Ferrini di Cagliari condiziona subito la gara. Nel primo spinge la Lombardia. Quando la circolazione della palla non è a terra diventa difficile per tutti e ventidue in campo mantenere la precisione. Dopo una lunga fase di studio, la prima emozione la regala il bomber dei laziali Attili quando al 12', su una palla lunga, calcia debolmente dentro l'area e mette fuori. La risposta lombarda arriva su calcio piazzato: al 15' punizione-cross di Neotti per Patelli che calcia sopra la traversa. Eolo è determinante nel primo gol dell'incontro. Al 18' il rinvio coi piedi del portiere lombardo Passoni è corto, Gelonese cattura la palla e, di primi intenzione, calcia a mezza altezza da 25 metri a porta sguarnita e trova il gol del vantaggio per il Lazio. I ragazzi di Giannichedda potrebbero subito raddoppiare al 25': la punizione calciata da Attili (5 gol nelle precedenti 5 partite) colpisce l'incrocio dei pali con la complicità del portiere Passoni che tocca quel tanto che basta per evitare il 2-0. Da calcio piazzato arriva, invece, al 31' il gol del pari. Grande punizione di capitan Scarcella dai 30 metri che, con un collo pieno di destro, manda la palla a togliere le ragnatele dall'incrocio dei pali. In questo caso il vento gli dà una grossa mano. In chiusura di tempo, al 43', pericoloso

il Lazio che sfiora il gol direttamente dal calcio d'angolo, col portiere Passoni che salva sulla linea. Mister Giannichedda, intanto, perde per infortunio Cacchioni, un esterno dotato di grande tecnica, sostituito da Troccoli che sarà decisivo nel gol della vittoria. Infatti, al 15' del secondo tempo, una veloce ripartenza laziale sulla sinistra vede Troccoli dribblare un avversario e crossare al centro per lo sgusciante Attili che, in scivolata, mette dentro toccando la palla con la punta del piede. La Lombardia accusa il colpo e cerca il pareggio ma lo fa abusando coi lanci lunghi. L'unica volta che si rende pericolosa è al 30' quando, sugli sviluppi di un calcio d'angolo, Bonalumi colpisce di testa ma Maffeo para senza difficoltà. Al triplice fischio è tripudio del Lazio e del tecnico Giannichedda che bissa il tricolore di un anno fa in Basilicata con gli Allievi.




LOMBARDIA-LAZIO 1-2
RETI: 18' pt Gelonese (LA) , 31' pt Scarcella (LO), 15' st Attili (LA)
LOMBARDIA: Passoni, Bonalumi, Botturi (5' st Bettoni), Cascino, Cozzoli, Gallinelli, Neotti (29' pt Trovesi) Paganin (33' st Bettoni M.), Patelli, Pesce (10' st Della Morte); a disp. Nicosia, Bettoni D., Bettoni Mattia, Della Morte, Di Biasi, Dosso, Gandolfo, Trovesi, Zorloni; All. Milanesi
LAZIO: Maffeo, Attili, Bendia (33' st Della Vecchia), Bensaja, Cacchioni (45' pt Troccoli), Fiore, Gelonese,
Maffeo, Perelli, Rebecchini, Sandroni, Schiavon (5 st Maestrelli); a disp. Placidi, Della Vecchia, Gesmundo, Liardo, Maestrelli, Migliozzi, Rausa, Tofani, Troccoliì; All.Giannichedda
ARBITRO: Pazzona di Sassari.
NOTE: Ammoniti: Dosso (LA), Bonalumi (LO), Bettoni (LO), Fiore (LA).


ALLIEVI
Più forte del fattore campo, degli avversari e degli episodi a sfavore, nella categoria Allievi il Lazio ha remato controcorrente fino a prendersi il Trofeo per il secondo anno di fila. I padroni di casa della Sardegna ce l'hanno messa tutta ma hanno retto solo un tempo. I ragazzi di Rossi nella ripresa hanno messo il turbo e in otto minuti tra il 14' e il 22' hanno graffiato due volte. Prima con un colpo di testa di Oliva e poi con Minala, entrambi al secondo centro nel Torneo. La ceralacca sulla gara l'ha messa capitan Federico vero e proprio regista di centrocampo. Il Giocatore della Nuova Tre Teste è stato il faro della squadra. Nel finale gli animi si sono scaldati, ne hanno fatto le spese i sardi Mainas e Piras, e il laziale Palmieri, tutti espulsi. Malgrado questo epilogo movimentato il risultato non è cambiato. Il Lazio ha fatto suo il Torneo dimostrando in tutti i match di essere la squadra più forte, sette giocatori diversi andati a segno, squadra imbattuta con solo quattro gol subiti tutti su rigore, sono numeri che fotografano bene la supremazia del Lazio e il momento felice della regione. In questa categoria in soli due anni il Comitato presieduto da Melchiorre Zarelli ha vinto gli stessi titoli del resto della sua storia. Applausi comunque a una Sardegna gagliarda che ha gettato in campo tutto quello che le era rimasto in corpo dopo aver speso tanto soprattutto in semifinale con la corazzata Sicilia.




LA GARA - Grazie ad una partita perfetta, che si chiude con un netto 3 a 0, il gli Allievi del Lazio si piazzano, per il secondo anno consecutivo, al primo posto del Torneo delle Regioni; la Sardegna, a cui va riconosciuto il merito di essere arrivata caparbiamente in finale, ha tenuto ottimamente il campo nella prima frazione per poi cedere, anche a causa della stanchezza, nella ripresa. I ragazzi di mister Rossi (il tecnico ha vinto nel 2011 il titolo con i Giovanissimi) partono subito fortissimo, trascinati da capitan Federico: dopo 4 minuti è proprio lui a tentare la conclusione dalla distanza con il pallone che termina alto sulla traversa. All'8' Minala, in assoluto il migliore in campo, prova la botta da fuori senza particolare fortuna.I sardi si difendono con ordine ma non riescono a proporsi con continuità in avanti: al 10' Aramu si incunea tra le maglie della difesa avversaria ma non trova il tempo per la battuta a rete.I ragazzi allenati da Zizi prendono coraggio: al 16' Marongiu calcia una punizione di poco alta; due minuti più tardi Carboni non è più fortunato del compagno. Il Lazio si rifà vivo pericolosamente dalle parti di Sanna, costretto a fare gli straordinari, anticipando le punte avversarie in due occasioni; Taranto, scatenato sulla sinistra, entra in area ma viene murato al momento del tiro, poco dopo centra lo specchio della porta ma Sanna fa buona guardia. L'occasione più nitida del primo tempo capita sulla testa di Minala, al 22', che sugli sviluppi di un calcio d'angolo sfiora il vantaggio. La Sardegna risponde con un tiro di Palmieri al 27' e con una bella discesa di Simone Grandulli sulla fascia destra. Il Lazio continua ad affidarsi al suo uomo migliore: Minala, al 35', ci prova di testa; pochi secondi dopo tenta un pallonetto che scavalca il portiere in uscita, con la palla che esce di un soffio. Di Federico e ancora Minala le ultime due ghiottissime occasioni per i laziali prima del riposo. Nella ripresa il copione non cambia, con il Lazio che cerca di fare la partita e la Sardegna che risponde in contropiede: i padroni di casa si rendono pericolosi prima con Grandulli e poi con Lilliu, ma nel loro momento migliore vengono colpiti dal neo-entrato Oliva che al 14' insacca su pregevole invito del solito Minala. Il forte giocatore, al 22' sigla poi il raddoppio al termine di una bella ripartenza. I sardi accusano il colpo ma non si arrendono: alla mezz'ora Piras colpisce in pieno la traversa, a portiere battuto, con una grandissima conclusione da fuori area; un minuto più tardi Grandulli viene steso in area, ma l'arbitro lascia giocare. Al 33' Federico chiude definitivamente il discorso siglando la terza rete con un preciso tiro dal limite; nel finale ancora Piras sfiora ilgol della bandiera ma il punteggio non cambia.




LAZIO - SARDEGNA 3 - 0
RETI: 14' st Oliva, 22' st Minala, 33' st Federico
LAZIO: Borrelli; Cacciotti, Palmieri, Sanashivili (33' st De Renzi); Federico, Mariani (7' st Oliva) (43' st Monteleone), Pennicchi (38' st Sandulli), Salvato; Taranto (20' st Petrich), Minala, Celestino (30' st Salvatori); a disp. Tacchetti, Nocelli; All. Rossi
SARDEGNA: Sanna (33' st Gallo); Bollas (27' st Mainas), Carboni, Erittu, Ortu (25' st Muzzu); Aramu, Marongiu (13' st Piras N), Masala, Floris (33' st Masuli), Grandulli, Lilliu (15' st Piras A.); a disp. Aloia, Podda, Virdis; All. Zizi
ARBITRO: Luca Cherchi di Carbonia
Note: ammoniti Erittu (S), Podda (S), Piras (S), Cacciotti (L), Federico (L); espulsi: Mainas (S), Piras N. (S), Pennicchi (L).




GIOVANISSIMI: Veneto campione d'Italia
Ha vinto la più forte, ha vinto il Veneto che ha centrato il quinto titolo della categoria confermandosi in cima alla classifica del medagliere. La squadra di Collauto voleva cancellare la beffa della finale di un anno fa e c'è riuscita davanti a un'Umbria che rimane comunque la vera rivelazione del Torneo. Il gol di Pezzato (il quarto nel torneo) al 9' del secondo tempo ha solo certificato una supremazia quasi totale dei veneti mentre gli umbri hanno cercato in ogni modo di rimanere aggrappati al match. A volte i miracoli accadono anche nel calcio ma stavolta ha prevalso la logica del campo.






LA GARA - È il Veneto ad alzare il trofeo dell'edizione 2013 del Torneo delle Regioni nella categoria riservata ai Giovanissimi. La compagine allenata da Mattia Collauto, ex-centrocampista di Cremonese, Bari e Venezia, ha vinto per 1-0, grazie alla rete realizzata da Pezzato, dopo appena 9' di gioco. Ma il punteggio poteva essere più netto per i veneti, che hanno dominato il match contro l'Umbria, apparsa stanca sul terreno di gioco cagliaritano di Monteclaro, se non avessero fallito almeno tre nitide opportunità. Veneto che si è visto annullare due reti per fuorigioco, entrambe nella ripresa. L'Umbria di mister Giacomo Parbuoni ha avuto l'occasione per pareggiare nei minuti di recupero, fallendo una clamorosa occasione con Cianchetta. La partita vede subito la rappresentativa veneta in avanti con Pinton e soprattutto con Parpaiola, che costringe al salvataggio di piede il portiere Perugini. Al 9' la rete che decide la partita: splendida conclusione in diagonale che si insacca alle spalle del portiere umbro. Ci si attende la pronta reazione del team umbro che arriva con un tiro di Massarucci (19') ma poi è il Veneto ad avere in mano la partita. Celeghin su punizione (27') va vicinissimo al 2-0, così come Marolini nel finale di tempo. Nella ripresa il tecnico dell'Umbria, dopo aver perso Bortolotto al 40' del primo tempo, sostituito da Colli, cerca di rivoluzionare la squadra con qualche cambio e nel modulo. Cambi che invece danno più forza alla rappresentativa veneta. Gli innesti di Augustini e Agyeman danno parecchio da fare alla retroguardia dell'Umbria. I due colored si alternano verso la porta. Il portiere Perugini e i suoi colleghi in difesa sono costretti a fare gli straordinari per evitare la rete che chiudere il match a favore degli avversari. Per la verità il Veneto di rete ne segna altre due nella ripresa. Ma l'attenta terna arbitrale, annulla entrambe le realizzazioni per fuorigioco. Al 5' gol annullato a Augustini, al 21' ad Ageyman. In mezzo alle due reti annullate altre conclusioni con poca fortuna per lo stesso Ageyman (10' e 16') con la rovesciata fuori d'un soffio nella seconda opportunità sottorete. L'assedio dei veneti non si ferma. Ma il gol non arriva per il resto dell'incontro. Nei 5' di recupero gli umbri costruiscono più occasioni da rete che non nel resto dell'incontro. Masarucci al 36' e Cianchetta un minuto dopo non concretizzano in rete il pallone del pareggio. Giacomel, spesso inoperoso, si salva su Cianchetta alla disperata. È la parata che regala il titolo al Veneto.




UMBRIA-VENETO 0-1
RETI: 9' pt Pezzato (V)
UMBRIA: Perugini, Agnissan Assane (3' st Marchi), Bertini (13 st Trequattrini), Ciabatta (26' st Damiano), De Iluliis 24' st Paradisi), Donnola (16' st Armillei), Marri, Massarucci, Pimpinicchio, Rocchi (15' st Boutzanar). A disp.: Spiccia, Berno, Cecchetti. All.: Parbuoni.
VENETO: Giacomel, Bortoletto (40' pt Colli), Celeghin, Dalla Vedova (29' st Markovic), Fasan (3' st Ageyman), Maronilli, Parpaiola (7' st Sanavia), Pezzato (1' st Augustini), Scarpa, Tafa. A disp.: Brendolin, Feltracco, Maggio, Michielin. All.: Collauto
ARBITRO: Collu di Cagliari








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