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Volley, Cesare Ragazzi : coach Claps “Buona prova ma non potevamo fare di più” |
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25/03/2013
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| All’indomani dell’attesissimo match casalingo tra la Cesare Ragazzi Laboratories e la capolista Corato, che ha visto quest’ultima vincere per 3-0 (19-25;15-25;18-25), le potentine hanno ben poco da rimproverarsi.
Davanti al pubblico amico e ad una nutrita rappresentanza di supporters pugliesi, Sinisi, Pericolo e socie hanno dato il massimo per cercare di ben figurare.
E il risultato è stata una gara a tratti decisamente avvincente, dove sul finale ha prevalso l’indubbia forza delle avversarie, specie sul piano della forma fisica, e la superiorità numerica che ha consentito alla panchina di usufruire di cambi. E’ ciò che è mancato alla squadra di casa, e un pò l’amarezza resta perchè in altre condizioni, in altre circostanze, forse in questa gara si sarebbe potuto assistere a tutt’altro spettacolo.
“Tutto come da pronostico - il commento di coach Davide Claps, tecnico della Cesare Ragazzi - Sarebbe stata sufficiente la possibilità di disporre anche di un solo cambio in più e, sulla scia di quanto di buono visto nel primo set, avremmo potuto sperare di ottenere qualcosa in più All’inizio infatti da parte nostra c’è stato un approccio più leggero alla gara rispetto alle nostre antagoniste e questo ci ha permesso di far bene”.
A lungo andare, invece, l’assenza di molti elementi di punta tra le fila delle potentine ha finito per spianare la strada al Corato. “Nel secondo set continua il mister - siamo stati meno convincenti. Nel terzo ci sono state buone intuizioni a fasi alterne. Ma cono molte atlete fuori gioco e con la fatica che inevitabilmente si è fatta sentire non sarebbe stato possibile fare di più”.
La Cesare Ragazzi resta ferma al settimo posto in classifica con 31 punti, ma è tallonata dall’Acqua Amata Turi e dalla Megaride Napoli, entrambe a quota 28. Dopo la pausa pasquale, nella trasferta a Casoli, a questo punto per le potentine vincere costituirà un imperativo categorico.
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Non con i miei soldi. Non con i nostri soldidi don Marcello CozziParlare di pace in tempi di guerra è necessario, ma è tardi.
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