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Eccellenza: per il Marconia una sosta per ritrovare il gruppo |
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14/02/2013
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| La sosta del campionato, imposta dalla neve, è arrivata come una manna salutare per la compagine del patron Capece. E’ un momento particolare per i ragazzi di mister Danza che da cinque giornate hanno dimostrato un’inversione di risultati e di gioco. La sosta potrà servire alla società per riflettere su alcune operazioni di mercato in uscita che ha indebolito la squadra. I numeri sono preoccupanti: nelle ultime 5 giornate del girone di andata i punti raccolti furono 8 derivanti da 2 vittorie 2 pareggi e una sola sconfitta - le reti segnate 7 quelle subite 8. Nelle prime 5 del girone di ritorno l’inversione di marcia ha causato apprensione nella squadra per la débâcle sul campo che ha portato la squadra a raccogliere solo un punto e con ben 12 gol subiti e 3 quelli messi a segno. Il vantaggio accumulato è stato ben presto sciupato e il Miglionico si è avvicinato riducendo la distanza a soli 3 punti mentre la Murese, alla fine del girone di andata sotto di 3 punti è volata via. L'unica formazione a portata di mano, sembra essere il Pietragalla mentre la sfida con il Miglionico del prossimo7 aprile potrebbe rivelarsi fondamentale per la permanenza nella categoria. A questo punto andare alla ricerca di un capo espiatorio è troppo facile. Certamente ha influito la leggerezza di far partire Sangalli, Lattanzi, Castrignanò e altri giocatori importanti nell’economia di gioco di mister Danza. Chi ne paga le conseguenze è tutta la città di Marconia e la sua tifoseria che si appresta ad affrontare tre mesi di passione e sofferenza. La lotta resta aperta tra Pietragalla, Aurora Marconia, Miglionico e Aurora Tursi. Quest'ultima ha otto punti di ritardo dal terzultimo posto che vale a dire salvezza, ma ha dalla sua gli scontri diretti contro le altre tutte in casa e può puntare all'en plein di risultati. |
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Non con i miei soldi. Non con i nostri soldidi don Marcello CozziParlare di pace in tempi di guerra è necessario, ma è tardi.
Non bisogna aspettare una guerra per parlarne. Bisogna farlo prima.
Bisogna farlo quando nessuno parla delle tante guerre dimenticate dall'Africa al Medio Oriente, quando si costruiscono mondi e società sulle logiche tiranniche di un mercato che scarta popoli interi dalla tavola dello sviluppo imbandita solo per pochi frammenti di umanità; bisogna farlo quando la “frusta del denaro”, come ...-->continua
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