|
Karate: dall’ Europeo, un maiuscolo bronzo per Terryana |
---|
11/02/2013
|
| Buon risultato complessivo per l’ Italia, che rientra dall’ Europeo giovanile di Konya (TR) con un bottino di quattro argenti e tre bronzi. I fratelli Terryana e Francesco D’Onofrio, del CAM D’Onofrio, S. Arcangelo – PZ, esponenti di spicco del karate lucano e nazionale, pur alle prese con un sorteggio difficilissimo hanno dato ampia prova, al di là del risultato, delle loro grandi capacità. Terryana, che gareggiava nella specialità del kata (“forma”), ha brillantemente superato nel primo turno l’avversaria francese Bouchet (4-1), venendo poi fermata con analogo punteggio dalla spagnola Margarita Morata, per ben tre volte campionessa continentale e riconfermatasi anche quest’anno. Nei turni di ripescaggio Terryana ha avuto meritatamente la meglio, con ampio margine, sull’ antagonista svizzera Will (5-0) e ha replicato tale successo pieno, con una straordinaria condotta di gara, nella finale per il 3° posto, aggiudicandoselo ai danni della quotatissima atleta slovacca Oveckova. Il fratello Francesco, alla prova a sua volta nella specialità del kumite (“combattimento”), cat. 68 kg, ha agevolmente superato il primo turno, che pur lo vedeva contrapposto al vicecampione europeo in carica il macedone Ismail(3-0), ma nel successivo turno, che stava sancendo un suo indiscutibile dominio per 9-5 nei confronti dell’ avversario russo Rodionov, a 10” dalla fine ha subito una immotivata squalifica, che ha sanzionato anche l’avversario ma che gli ha precluso un oro più che mai alla sua portata, considerando che poi tale medaglia è stata appannaggio dello stesso atleta sconfitto dal rappresentante lucano nell’edizione 2012 . Chiusa la parentesi dell’ Europeo, per Terryana e Francesco è già ora di pensare al Mondiale della specialità, in programma a Guadalayara (SPA) a metà novembre p.v. e chissà che quell’ancor più prestigioso scenario non renda loro quello che a Konya è sfuggito di un malaugurato soffio… |
CRONACA
SPORT
|
Non con i miei soldi. Non con i nostri soldidi don Marcello CozziParlare di pace in tempi di guerra è necessario, ma è tardi.
Non bisogna aspettare una guerra per parlarne. Bisogna farlo prima.
Bisogna farlo quando nessuno parla delle tante guerre dimenticate dall'Africa al Medio Oriente, quando si costruiscono mondi e società sulle logiche tiranniche di un mercato che scarta popoli interi dalla tavola dello sviluppo imbandita solo per pochi frammenti di umanità; bisogna farlo quando la “frusta del denaro”, come ...-->continua
|