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Rossoblu Potenza: presidente Ferrara, "sconfitte sono stimoli per ripartire" |
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22/10/2012
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| La sconfitta di Tolve per il Rossoblu Potenza rappresenta un crocevia importante, sia perchè maturata contro l'attuale prima della classe, sia perché è la terza rimediata lontano dalle mura amiche in campionato e la prima della gestione Camelia.
Dopo sette giornate disputate il sodalizio del presidente Ferrara, che è impegnato anche sul fronte della Coppa Italia Regionale vista la qualificazione ai quarti di finale, si trova ad un bivio sia a livello di risultati che a livello di organico. E' proprio il numero uno della società potentina a voler fare chiarezza sul momento delicato che sta attraversando la squadra: “Il nostro progetto societario è sicuramente ambizioso e proprio perchè tale necessita di una programmazione accorta finalizzata al raggiungimento degli obiettivi prefissati. Che si potessero incontrare delle difficoltà era di piuttosto facile previsione, ciononostante, intendo rassicurare tutti che non saranno partite ben giocate (e purtroppo perse) come quella appena disputata con il Real Tolve a farci cambiare idea. Al contrario, invece, cercheremo di ricavare da queste circostanze avverse, gli stimoli e le indicazioni giuste per attuare le opportune contromisure. A tal riguardo, alla luce delle indicazioni emerse nel corso degli ultimi incontri, desidero informarvi che provvederemo a rafforzare ulteriormente il settore difensivo con l’ innesto di un difensore centrale (già in rosa dalla scorsa settimana) e di un centrocampista, già individuato; entrambi saranno a disposizione del mister a partire dalla prossima gara interna. E’ chiaro, pero’ che per portare a buon fine un progetto occorre innanzitutto essere convinti delle proprie potenzialità ; inoltre, e qui mi rivolgo ai tifosi, il sostegno e la vicinanza alla squadra è fondamentale proprio nei momenti di maggiore difficoltà . Se riusciamo a fare tutto questo e restiamo tutti uniti, sono convinto che i risultati non tarderanno ad arrivare”.
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Non con i miei soldi. Non con i nostri soldidi don Marcello CozziParlare di pace in tempi di guerra è necessario, ma è tardi.
Non bisogna aspettare una guerra per parlarne. Bisogna farlo prima.
Bisogna farlo quando nessuno parla delle tante guerre dimenticate dall'Africa al Medio Oriente, quando si costruiscono mondi e società sulle logiche tiranniche di un mercato che scarta popoli interi dalla tavola dello sviluppo imbandita solo per pochi frammenti di umanità; bisogna farlo quando la “frusta del denaro”, come ...-->continua
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